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ISOLA DEL LIRI – TRT, DEBUTTO IN ENDURANCE CUP NEL 2023?

Terminata da poco, la stagione agonistica 2022, il Techno Racing Team di Isola del Liri, inizia a pianificare la stagione 2023. Nei piani del TRT, quest’anno oltre alla partecipazione al Hill Climb European Championship, al Vintage Hill Climb European Championship ed al CIVS, sembra rientri anche la partecipazione all’Endurance Cup. I responsabili del Techno Racing Team, non ne fanno mistero. Gareggeranno nella classe OPEN, ovvero la classe riservata a motocicli costruiti nella fascia di età compresa tra il 1976 ed il 31/12/1989. A tal proposito, nella sede del TRT è in fase di allestimento una Suzuki GSXR 1100cc del 1989.

La competizione, organizzata sotto l’egida della FIM Europe, si svolge sui circuiti più famosi di diverse nazioni europee, Francia, Belgio, Austria ecc. Le moto richiedono allestimenti particolari, in quanto si tratta di gare molto lunghe, di 6/8 ore, quindi c’è l’esigenza di fare cambi pilota, rifornimento ed in qualche caso anche cambio pneumatici. Inoltre alcune gare si corrono di notte, per cui c’è bisogno di avere impianti di illuminazione adeguati. Chiaramente, per portare a compimento il programma preventivato, c’è bisogno di un grosso sforzo economico, quindi in questi giorni, i responsabili del TRT sono al lavoro per siglare contratti di sponsorizzazione, sufficienti a coprire l’oneroso budget di spesa. Per quanto concerne la moto, il lavoro è orientato a cercare l’affidabilità, ed a facilitare gli interventi, più che a cercare la potenza. In questo tipo di gare, così lunghe, può succedere di tutto, l’obiettivo primario è quello di arrivare in fondo, ma anche quello di essere in grado di rimettere in pista, velocemente, una moto dopo una caduta.

Per il Techno Racing Team, l’endurance non è una novità assoluta, già negli anni passati, aveva preso parte a questo tipo di gare in Italia, anche con buoni risultati, (ricordiamo un secondo posto nella classe 750 a Magione con una Kawasaki), ma l’avventura europea richiede requisiti diversi e più impegnativi, ed infine, ma non da ultimo c’è bisogno di una buona struttura, in grado di gestire il box, i pit stop e gli imprevisti, che sono immancabilmente sempre dietro l’angolo.

(Foto di copertina d’archivio)