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LA ‘PASSEGGIATA DELLA SALUTE’: IL RESOCONTO

Doveva essere un grande evento di contestazione e civiltà: le premesse non sono state tradite. Alla fine, nonostante le condizioni meteo letteralmente impazzite (temporali, afa, e sole in ordine sparso) circa un migliaio di persone, provenienti dai vari distretti sanitari della provincia, si sono messe in marcia (in pochi a piedi, viste le restrizioni per la sicurezza)  per ritrovarsi, tutti insieme, nel piazzale antistante agli uffici dell’Asl di Frosinone. Nessun problema di ordine pubblico, ma solo tanta preoccupazione per le sorti della sanità territoriale, che rischia di essere smembrata sotto la scure dei tagli e dei ridimensionamenti.

I manifestanti, attraverso cori e slogan ben precisi, hanno chiesto il definitivo stop ai tagli, unitamente alle dimissioni della manager Mastrobuono, la quale, in questi mesi, non ha mai dato l’impressione di fare gli interessi della provincia di Frosinone, risultata schiacciata dalle pretese di Roma. Presenti molti sindaci, tra cui Ernesto Tersigni, che ha preso la parola per esporre l’alto livello di criticità in cui versa l’ospedale di Sora, il cui ampio bacino di utenza sta seriamente rischiando di vedere leso il diritto alla salute. Dal sindaco, inoltre, sono giunte dure parole sulle tante promesse disattese in tema di offerta sanitaria ed anche alcune polemiche sulla politicizzazione dell’evento (destinatari alcuni esponenti del MoVimento 5 Stelle).

Proprio sul diritto alla salute, previsto e tutelato dalla nostra Costituzione, ha voluto porre l’accento il dott. Augusto Vinciguerra, uno dei maggiori interpreti e propositori di questa civile e ordinata protesta. ‘La nostra sanità – ha detto il dott. Vinciguerra – ha radici storiche ed una tradizione di eccellenza che non possiamo perdere a causa di politiche sbagliate e decisioni senza senso prese a tavolino’.

La dott. Isabella Mastrobuono, dal canto suo, non è rimasta in silenzio. In molti tra i manifestanti, a dire il vero, avrebbero voluto un suo colloquio con una delegazione ristretta, ma lei ha preferito rivolgersi a tutti, promettendo che non ci saranno tagli o chiusure, che verrà istituito un Dea di II livello (a Frosinone) e che i quattro grandi presidi sanitari del nostro territorio verranno potenziati adeguatamente. Il direttore generale, poi, ha affermato che le criticità di questi giorni sono riconducibili esclusivamente alle ferie di buona parte del personale medico in servizio e che tutto ciò non porterà ad alcun genere di depotenziamento permanente. Per quanto concerne il ‘SS. Trinità’, la Mastrobuono ha escluso chiusure di reparti, ribadendo che al suo interno verrà istituito un grande polo oncologico chirurgico.

In attesa di sapere se queste ulteriori rassicurazioni saranno suffragate dai fatti (dopo tutto quello che è accaduto è più che mai lecito essere dubbiosi) i manifestanti hanno abbandonato l’Asl già immaginando nuove e più alte forme di protesta. Il livello di guardia, insomma, non può e non deve abbassarsi.