Lo sapevate che...

LO SAPEVATE CHE… A SORA, PER SCACCIARE LE STREGHE, SI USAVA IL SALE GROSSO

In Ciociaria, come in altre parti dell’Italia, si credeva e si crede ancora nell’esistenza delle streghe.

La strega è una tra le più popolari protagoniste delle leggende legate alla tradizione popolare, assieme ad altri personaggi quali elfi, fate, demoni e lupi mannari. Nelle storie contadine, viene identificata come una donna fornita dal demonio di poteri soprannaturali. L’obiettivo principale di questa figura era quella di turbare l’uomo, insediandosi nella sua vita quotidiana. Si riteneva, infatti, che esse potessero entrare in casa e provocare danni a cose e persone.

Per questo motivo, si cercava di tenerle lontane dalle abitazioni e dagli affetti familiari con diversi escamotage, tenendo sempre presente il loro punto debole, ovvero il fatto che esse non saprebbero contare.

Più precisamente, sempre secondo le leggende popolari, esse sarebbero in grado di contare solo fino a 10; dopo la decina, non saprebbero più andare avanti e sarebbero quindi costrette a cominciare il conto più volte, rischiando facilmente di perdere il filo, senza poterne venire a capo.

A tal proposito, in alcune zone della Ciociaria e dell’Italia, si usava mettere, accanto o dietro la porta di ingresso, una piccola scopa capovolta, che, nella fantasia popolare, doveva rimanere lì proprio per impedire che le streghe entrassero in casa. La leggenda voleva, infatti, che la strega prima di entrare in casa, dovesse necessariamente contare una ad una tutte le setole della scopa senza sbagliare. Quasi sempre, però, per portare a termine l’operazione, a forza di contare di 10 in 10, non bastava tutta la notte e, con l’arrivo, del nuovo giorno la strega se ne andava via.

Nella tradizione popolare sorana, per evitare che le streghe entrassero in casa, era invece consuetudine mettere dietro la porta, dietro le finestre o sotto il letto, del sale grosso dentro il velo di una bomboniera.

 

 

Foto generica tratta dal web