Lo sapevate che… il 24 gennaio si celebra la terza edizione della Giornata mondiale dell’educazione. La ricorrenza è stata istituita dalle Nazioni Unite con la risoluzione approvata il 3 dicembre del 2018 e ha come obiettivo ribadire il ruolo cruciale dell’istruzione nella costruzione di società sostenibili e resilienti. L’Unesco, agenzia Onu per l’educazione, la scienza e la cultura, è promotore in tutto il mondo, insieme ai suoi partner, di questo evento.
Il tema della giornata di quest’anno “Cambiare rotta, trasformare l’istruzione”, ovvero “riflettere in particolare su come rafforzare l’istruzione, coniugare sforzo pubblico e bene comune, guidare la trasformazione digitale, supportare gli insegnanti, salvaguardare il pianeta e sbloccare il potenziale di ogni persona per contribuire al benessere collettivo e della nostra casa condivisa”. L’obiettivo è quello di mostrare le più importanti trasformazioni da alimentare per realizzare il diritto fondamentale di tutti all’istruzione e per costruire un futuro più sostenibile, inclusivo e pacifico. La giornata offre l’occasione di aprire il dibattito su come rafforzare l’istruzione come impegno pubblico e bene comune, su come guidare la trasformazione digitale, supportare gli insegnanti, salvaguardare il pianeta e sbloccare le potenzialità di ogni persona per contribuire al benessere collettivo.
Come delineato nel rapporto globale dell’UNESCO sul futuro dell’educazione, trasformare il domani richiede un urgente riequilibrio delle relazioni gli uni con gli altri, con la natura e con la tecnologia, offrendo opportunità rivoluzionarie, ma al tempo stesso sollevando serie preoccupazioni sul tema dell’equità, dell’inclusione e della partecipazione democratica.
L’istruzione è la chiave per lo sviluppo sostenibile: con l’adozione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile nel settembre 2015, la comunità internazionale ha riconosciuto l’istruzione come essenziale per il successo di tutti e 17 i suoi obiettivi. L’obiettivo n. 4, in particolare, mira a “garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti” entro il 2030.
Foto d’archivio