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LO SAPEVATE CHE… TANTE LE TRADIZIONI DELLA FESTA DI SANTA LUCIA

Lo sapevate che… secondo la tradizione, in occasione della festa di Santa Lucia, che cade oggi 13 dicembre, mentre nelle nostre zone è usanza festeggiare con una fumante e profumata polenta, in altri luoghi del nostro Paese i bambini sono i bambini protagonisti, ricevendo regali, cosa che accomuna Santa Lucia alle figure dei vari Babbo Natale, San Nicola o Gesù Bambino, legate come noto alla consegna doni del 25 dicembre.

Questo accade ad esempio in diverse province del Nord Italia, soprattutto in Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Per l’occasione i più piccoli le scrivono una letterina con l’elenco dei regali che vorrebbero ricevere. Lucia distribuisce i doni ai bambini meritevoli nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, portandoli in groppa al suo asinello: per questo prima di andare a letto vengono lasciati dei biscotti, del vin santo e un po’ di paglia (o della farina gialla) in bella vista, per dare ristoro a lei e al suo fidato destriero.

Il culto di Santa Lucia inoltre è molto forte in Scandinavia e soprattutto in Svezia, dove però con il tempo ha perso un po’ il suo significato religioso, prendendo una connotazione più laica. Nei paesi nordici Lucia veste tradizionalmente di bianco, con una fascia rossa legata intorno alla vita, e a seconda delle latitudini può indossare una corona di foglie e candele sulla testa. Le processioni che vanno in scena il 13 dicembre rappresentano la vittoria della luce sull’oscurità, e vengono guidate da ragazze che, vestite di bianco, portano con sé biscotti e panini allo zafferano.

Ma chi era la giovane Lucia? Secondo l’agiografia, Lucia era una giovane nata a Urgnano nel 283 d.C. Di nobile famiglia cristiana, ma orfana di padre dall’età di cinque anni e promessa in sposa a un pagano, sin da tenera età aveva fatto segreto voto di verginità a Cristo. Sua madre, Eutychia, da anni ammalata di emorragie, spendeva ingenti somme per curarsi, ma nulla le giovava. Allora Lucia ed Eutychia si recarono pellegrine al sepolcro di sant’Agata, martire a Catania nel 251 d.C., pregandola di intercedere per la guarigione. Lucia si assopì durante la preghiera e vide in visione la santa catanese circondata da schiere angeliche dirle: “Lucia sorella mia, vergine consacrata a Dio, perché chiedi a me ciò che tu stessa puoi concedere? Infatti la tua fede ha giovato a tua madre ed ecco che è divenuta sana. E come per me è beneficata la città di Catania, così per te sarà onorata la città di Siracusa”. Constatata l’avvenuta guarigione di Eutychia, mentre facevano ritorno a Siracusa, Lucia esternò alla madre la sua ferma decisione di consacrare la sua verginità a Cristo, e di donare il suo patrimonio ai poveri. Per i successivi tre anni, ella visse dunque a servizio di infermi, bisognosi e vedove della città. Il suo promesso sposo, indispettito per il rifiuto, la denuncia come appartenente alla religione cristiana. L’imperatore Diocleziano intanto emana i decreti che autorizzano la persecuzione dei cristiani. Santa Lucia viene quindi catturata e processata. Davanti ai suoi accusatori sostiene con fierezza di essere cristiana. Il proconsole minaccia la donna di mandarla tra le prostitute. Ma Lucia gli tiene testa con le parole senza alcun cedimento. La donna è così decisa che riesce a mettere in difficoltà l’Arconte di Siracusa Pascasio. Per piegarla non resta che sottoporla a tortura: Lucia però esce indenne da ogni ferita. Riesce a sopravvivere anche alle fiamme. Santa Lucia muore il 13 dicembre dell’anno 304.

Dal XV secolo in poi la devozione popolare invoca Santa Lucia come protettrice della vista, per questo viene raffigurata con gli occhi sul piatto e lo sguardo al cielo. Il nome “Lucia” deriva dal latino Lux, che significa “Luce“. Santa Lucia è la Patrona di Siracusa, protegge le malattie della vista, gli oculisti, i ciechi, gli elettricisti.