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LO SAPEVATE CHE…NEL SISMA DI AVEZZANO DEL 1915 SOLO UNA CASA RIMASE IN PIEDI

In queste ore, la cronaca ci parla delle commemorazioni per il centenario del terremoto della Marsica che il 13 gennaio del 1915 provocò oltre 30.000 vittime, tra l’Abruzzo e il Basso Lazio.
Il sisma fu di inaudita violenza, toccando gli 11 gradi della scala Mercalli. Si narra che il terremoto delle 7.52 di quella fredda mattina di cento anni fa fu avvertito dalla Pianura Padana alla Basilicata.

La città di Avezzano fu rasa completamente al suolo. Qui i morti furono più di 10.000, su una popolazione che contava poco più di 13.000 abitanti. Macerie e distruzione ovunque. E, incredibile a dirsi, in tutto l’insediamento urbano di Avezzano, una sola abitazione rimase intatta e non fu abbattuta dal terribile sisma, quasi come invincibile baluardo di resistenza alla forza di un fenomeno naturale.
La zona di Sora diede il suo triste tributo con 350 morti.

Interessante, a cento anni di distanza, anche approcciarsi alla lettura degli organi di stampa dell’epoca. Pubblichiamo di seguito la prima pagina de Il Corriere della Sera del 14 Gennaio del 1915, ovvero il giorno dopo il tremendo sisma. Curioso, ad esempio, leggere che, a Roma, si ebbe conferma del disastro di Avezzano solo alle ore 16.00, ovvero otto ore dopo il disastro; e, poi, la difficoltà per i cronisti di raggiungere il luogo e raccontare il disastro: una realtà lontana anni luce da quella attuale, in cui la tecnologia consente a tutti, ma proprio a tutti, di essere ‘cronisti’ di ciò che accade ovunque e in qualsiasi momento.

Pochi mesi dopo il violento sisma, l’Italia fece il suo ingresso nella Prima Guerra Mondiale. Si spensero i riflettori sul terremoto e i giovani marsicani, nonostante la situazione di tremendo disagio delle loro famiglie, andarono al fronte. L’opera di ricostruzione cominciò solo al termine della Grande Guerra.

Foto fonte: Corriere della Sera

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