Riceviamo e pubblichiamo:
A distanza di una settimana dalla sua uscita dal Partito Democratico, Luigi Vacana interviene nel dibattito sul futuro della sinistra. “C’è bisogno di una forza che nasca dal basso – esordisce l’ex vicepresidente del Pd -. E’ un segnale importante e la strada giusta da percorrere il dialogo in corso a sinistra del Pd per dar vita ad un nuovo movimento. Occorre ripartire dal vuoto di rappresentanza che, soprattutto il Partito Democratico, ha lasciato in angolo del Paese. La più grande forza politica – prosegue Vacana – detto con molta franchezza, di fatto nei territori è come se non esistesse. Circoli chiusi per mesi (alcuni addirittura per anni), rispolverati in tutta fretta a ridosso dei congressi. Non può esserci spirito di appartenenza ad una forza che celebra il proprio tesseramento a novembre. Non ci si sente del Pd, come invece in molti, ci si sente ancora di sinistra. E la sinistra deve raccogliere questo segnale. La disaffezione per i partiti non è la disaffezione per la politica. Ne è dimostrazione il Movimento 5 Stelle. Non si può negare ai pentastellati di essere riusciti ad avvicinare ai temi del “bene comune” moltissimi cittadini. Assistere alla militanza di chi mai prima d’ora aveva impegnato in questo il proprio tempo, dimostra come ci sia voglia di partecipare. Oggi però – prosegue Vacana- sia il Partito Democratico che il Movimento 5 Stelle finiscono con l’identificarsi con i propri leader (carismatici quanto si voglia) ma sostanzialmente autoritari. La voglia di partecipazione va intercettata, favorita e rappresentata diversamente. Non si deve rinunciare al grande patrimonio delle conquiste sociali della sinistra italiana. Le scelte importanti da compiere, senza dimenticare le altre fasce sociali, riguardano soprattutto i giovani ed il loro futuro. Quelle scelte – conclude Vacana – devono vederli protagonisti attivi in ogni sede”.
