Te lo dico in rima

MATTINO DI SETTEMBRE DI DIEGO VALERI

Quel di eravamo soli nel bosco,

io e tu, mia cara figlia,

e andavamo tra chiaro e fosco,

pieno il cuore di meraviglia.

Scoprivi sotto le foglie i lamponi

rosa, le fragole rosse e verdi,

ti trascinavi su l’erba carponi ,

lanciando dei piccoli gridi acerbi.

Io contempalvo ai miei piedi un fiore

giallo smagliante, una pigna bruna;

pensavo senza rimpianto o dolore

alla mia povera fortuna.

Poi, rilevati gli occhi, scorgevo

tra i pini radi le cime lontane,

aeree cose di cielo nel cielo ,

dolci come le speranza vane.

Poi pensavo che bisogna morire,

e trasalivo d’improvviso ai tuoi strilli;

vedevo la tua testa bionda apparire

da dietro una macchia di mirtilli…

Era un mattino di settembre, in un bosco.

O forse è stato un sogno anche quello….

e s’era vero, anch’esso ora è morto.

Ma se fu un sogno fu sogno pur bello.