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MONORCHIO SALUTA IL SINDACO DE DONATIS

Riceviamo e pubblichiamo:

Ad un anno esatto dal successo elettorale del sindaco De Donatis con la presente comunico di prendere le distanze -a nome mio e dei miei più stretti sostenitori- dall’amministrazione comunale.

Tanti sono stati i momenti di perplessità in questi 365 giorni nei confronti (a rotazione) di almeno la metà dei componenti del consiglio comunale e giunta. Dalle tante promesse di cambiamento e rinnovamento si è passati alla solita politica stantìa dove i giochi di potere e segretezza delle operazioni fanno da padroni. Ad esempio degli strumenti di coinvolgimento popolare e/o tecnico qualcuno ha avuto traccia?

Nonostante il sottoscritto sia stato di gran lunga il primo dei non eletti nella coalizione (6 tra consiglieri ed assessori hanno ottenuto meno preferenze) ed uno tra i più giovani candidati, il nostro inserimento nell’ambito amministrativo è stato pari a 0 (zero). Mai è stato chiesto un parere, mai si è cercato di coinvolgere un gruppo giovane che davvero poteva rappresentare il cambiamento. Chissà se ci ha penalizzato di più non avere spinte di occulti (a volte neanche troppo) burattinai o aver deciso, in linea con la nostra dignità ed indipendenza, di non assumere mai atteggiamenti ruffiani.

Allo stesso modo poco “innovative” sono state le chiusure fatte fin dai primi mesi alle proposte del M5S che, con tutti i limiti e le ambiguità possibili a livello nazionale, a livello locale rappresenta una realtà operativa e radicata che (piaccia o no agli stessi 5 stelle “ortodossi”) ha in larga parte sostenuto il sindaco in sede di ballottaggio.

La mancata elezione a gennaio di un consigliere provinciale di Sora a causa di una inutile divisione è stata una sconfitta per Sora, soprattutto perché l’unione avrebbe portato a ben altro risultato. Quando abbiamo chiesto il patrocinio per la presentazione di un libro a maggio (patrocinio concesso in molte città, ad esempio la vicina Supino) nonostante le rassicurazioni avute a riguardo, il patrocinio non c’è stato, ma la sala si. A quelle condizioni abbiamo preferito mettere mano al portafogli ed affittare noi una sala: se l’iniziativa non è gradita ci organizziamo da soli, così da non dover ringraziare nessuno.

Sul tema immigrazione però abbiamo visto il “meglio”: dai nuovi arrivi a posizioni di ambiguità non accettabili, soprattutto ora che habemus foederationem! A gennaio per eleggere un consigliere alla provincia i tempi non erano maturi, ora si… Ci sono le regionali!

Alle persone avevamo proposto un progetto CIVICO: facendo così avete mancato di rispetto agli elettori. La maggioranza amministrativa si classifica come di centrodestra. In quali occasioni ha mostrato di essere in linea con il centrodestra? Non mi pare che in tema di immigrazione il centrodestra sponsorizzi “giornate mondiali dei migranti”, con tanto di sfilate al seguito. Soprattutto non se ne sente la necessità in un periodo sociale ed economico così grave per Sora e l’Italia intera. Loro serviti e riveriti, noi sbeffeggiati e costretti a vedere in prima linea i paladini del buonismo. Un tempo paladini degli ospedali, oggi paladini del PD e dei migranti.

Del resto la federazione di centrodestra è impegnata in giochi di forza, non in prese di posizione politiche. Peccato per la rappresentanza di Fratelli d’Italia che in tema di immigrazione non si esprime in quanto impegnata a pensare “alle cose serie” (cit.) a differenza nostra che ci battiamo contro il business dell’accoglienza nelle piazze e nelle strade.

Sappiamo che le nostre perplessità sono condivise da molti concittadini che hanno appoggiato il progetto, nonché da molti candidati. E’ per questo che fin da subito ci metteremo a lavorare per costruire qualcosa di buono da persone libere, con persone libere, per persone libere.

“La politica è fatta di attesa”. Vero, ma la dignità è fatta anche di coraggio. Il coraggio di dire la verità. “Non si abbandona la barca che affonda”. Vero, ma quella barca l’abbiamo messa a punto anche noi con tanti altri, peccato che poi sia partita con pochi intimi senza avvertirci. Noi li, sulla riva, ad osservarla affondare con tanto rammarico.

Roberto, Sindaco, spesso verrai additato come simbolo di questa disfatta nonostante le tue responsabilità siano limitate. Il bene di questa città passa attraverso le tue mani: con una scelta coraggiosa ed audace puoi fermare i veri responsabili. Si può perdere in tanti modi, anche a testa alta.

Ti salutiamo con il nostro motto: “VEDRAI SORANI LOTTAR PER TE!”

Francesco Monorchio