Dopo anni di mistero più assoluto c’è voluto l’intervento di Fare Verde per far uscire la verità alla luce del sole. Le materie prime seconde (alluminio, carta, cartone, vetro, plastica e ingombranti) conferite dalla popolazione nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani vengono cedute dal Comune di Monte San Giovanni Campano alla società che cura l’igiene urbana con apposita clausola contrattuale che non e’ stata cancellata quando il contratto e’ stato rinegoziato nel 2011. C’è ancora di più ed infatti e’ sempre la società che cura l’igiene urbana ad incassare i corrispettivi in denaro sonante.
Di fatto per i cittadini non fa alcuna differenza in bolletta se la raccolta differenziata coglie gli obiettivi del 65% previsti dalla legge al 2012 oppure se la raccolta differenziata regredisce in percentuale come e’ accaduto nel 2017. Risulta, per logica, evidente la dissociazione della tassa dai risultati della raccolta differenziata tanto e’ vero che la parte variabile della TARI legata ai rifiuti differenziati non potra’ subire nessuna variazione legata alle percentuali conferite. Al contrario la parte indifferenziata che va conferita alla SAF subira’ gli aumenti tariffari legati ai prezzi imposti dalla Societa’ Ambiente Frosinone sempre famelica di denaro.
Nessuno si faccia illusioni su bollette della TARI più leggere perché a Monte San Giovanni Campano l’andamento della quantità e qualità della raccolta differenziata non e’ legata agli obiettivi raggiunti per gli ovvi motivi appena spiegati e non e’ legata ad una tariffa puntuale. In parole povere i corrispettivi in denaro delle materie prime seconde (Alluminio, plastica, carta , cartone, vetro e ingombranti) non possono concorrere a rendere le bollette più leggere alla popolazione e alle attività produttive perché vengono pagati alla società che gestisce l’igiene urbana e ai Cittadini non viene reso neppure un centesimo sulle bollette della TARI. E’ il Comune stesso che ammette questa circostanza dopo le pressioni inaudite di Fare Verde che ha esatto trasparenza ed infatti dopo non pochi sforzi e’ arrivata la doccia gelata da parte dell’Ufficio Tecnico Manutentivo che recita: “I proventi derivanti dalla vendita dei rifiuti di provenienza dalla raccolta differenziata urbana, saranno riscossi dalla ditta appaltatrice”.
Fare Verde attende pazientemente la fine del contratto (2019) tra il Comune di Monte San Giovanni Campano e la società che cura l’igiene urbana per proporre al Comune di Monte San Giovanni Campano un ciclo dei rifiuti virtuoso consono con i dettami dell’Economia Circolare che dovrà essere efficace, efficiente, economico per la popolazione e soprattutto rispettoso per l’Ambiente. A tal proposito e siccome nessuno e’ detentore della verità assoluta si coglie l’occasione per invitare il Comune di Monte San Giovanni Campano ad indire un concorso di dee con premio finale per un progetto di igiene urbana condiviso con la popolazione che possa essere inserito nel bando di gara del 2019.
Di fatto per i cittadini non fa alcuna differenza in bolletta se la raccolta differenziata coglie gli obiettivi del 65% previsti dalla legge al 2012 oppure se la raccolta differenziata regredisce in percentuale come e’ accaduto nel 2017. Risulta, per logica, evidente la dissociazione della tassa dai risultati della raccolta differenziata tanto e’ vero che la parte variabile della TARI legata ai rifiuti differenziati non potra’ subire nessuna variazione legata alle percentuali conferite. Al contrario la parte indifferenziata che va conferita alla SAF subira’ gli aumenti tariffari legati ai prezzi imposti dalla Societa’ Ambiente Frosinone sempre famelica di denaro.
Nessuno si faccia illusioni su bollette della TARI più leggere perché a Monte San Giovanni Campano l’andamento della quantità e qualità della raccolta differenziata non e’ legata agli obiettivi raggiunti per gli ovvi motivi appena spiegati e non e’ legata ad una tariffa puntuale. In parole povere i corrispettivi in denaro delle materie prime seconde (Alluminio, plastica, carta , cartone, vetro e ingombranti) non possono concorrere a rendere le bollette più leggere alla popolazione e alle attività produttive perché vengono pagati alla società che gestisce l’igiene urbana e ai Cittadini non viene reso neppure un centesimo sulle bollette della TARI. E’ il Comune stesso che ammette questa circostanza dopo le pressioni inaudite di Fare Verde che ha esatto trasparenza ed infatti dopo non pochi sforzi e’ arrivata la doccia gelata da parte dell’Ufficio Tecnico Manutentivo che recita: “I proventi derivanti dalla vendita dei rifiuti di provenienza dalla raccolta differenziata urbana, saranno riscossi dalla ditta appaltatrice”.
Fare Verde attende pazientemente la fine del contratto (2019) tra il Comune di Monte San Giovanni Campano e la società che cura l’igiene urbana per proporre al Comune di Monte San Giovanni Campano un ciclo dei rifiuti virtuoso consono con i dettami dell’Economia Circolare che dovrà essere efficace, efficiente, economico per la popolazione e soprattutto rispettoso per l’Ambiente. A tal proposito e siccome nessuno e’ detentore della verità assoluta si coglie l’occasione per invitare il Comune di Monte San Giovanni Campano ad indire un concorso di dee con premio finale per un progetto di igiene urbana condiviso con la popolazione che possa essere inserito nel bando di gara del 2019.
Fare Verde Gruppo Locale
Monte San Giovanni Campano