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Ospedale, l’opposizione consiliare chiede un Consiglio straordinario. Di Stefano: “Mai abbassare la guardia”.

“Si discuta dell’ospedale in Consiglio comunale!”. Cominciano a farsi sentire i primi effetti del piano di riorganizzazione dell’offerta sanitaria provinciale redatto dall’Asl. Secondo quanto già riportato da Soraweb, le principali novità che andrebbero a riguardare il comprensorio sorano sono essenzialmente l’unione con Cassino in un solo Polo ospedaliero ed il mantenimento del distretto e della direzione sanitaria. Non sono previste (ci mancherebbe altro!) ulteriori riduzioni di posti letto, ma ciò che preoccupa è l’eventuale (secondo alcuni quasi inevitabile) ingresso del ‘SS. Trinità’ in un cono d’ombra, in favore dell’ospedale di Cassino, con un conseguente depotenziamento di alcuni reparti.

Ecco, allora, che le prime sirene d’allerta iniziano a suonare. Il piano di riordino, va specificato, non è ancora noto in tutte le sue sfaccettature, ma, come si dice in casi simili, prevenire è meglio che curare. Immediata, in questo senso, la presa di posizione dei sei consiglieri comunali d’opposizione (Ascione, Baratta, De Donatis, Farina, Petricca, Pontone Gravaldi) i quali, in una comunicazione inviata al presidente del Consiglio Giacomo Iula e al sindaco Ernesto Tersigni, hanno chiesto la convocazione di una sessione straordinaria aperta del Consiglio comunale “ in merito alle recenti notizie di stampa su una ulteriore riorganizzazione della sanità regionale ed in relazione al mantenimento e potenziamento di alcuni reparti dell’Ospedale ‘SS. Trinità’”.

A strettissimo giro di posta, sono giunte anche le considerazioni di Enzo Di Stefano, da sempre in prima linea su questo tema, che si è detto assolutamente favorevole alla convocazione del Consiglio straordinario, suggerendo di invitare alla riunione anche i rappresentanti provinciali in Regione Lazio e i funzionari dell’Asl di Frosinone. Dall’ex presidente dell’Ater, inoltre, è partito un preciso invito all’amministrazione comunale: “si ponga nella maniera più netta possibile a difesa dell’ospedale, non abbassando mai il livello di guardia e garantendo la continuazione di un percorso di serio potenziamento di tutti i reparti”. Qui di seguito le dichiarazioni di Di Stefano:

“In questi ultimi giorni, sta tornando prepotentemente di attualità il tema del futuro del nostro ospedale. A dire il vero, tale questione non è mai passata in secondo piano, sebbene da parte di alcuni ho potuto ravvisare un certo ‘rilassamento’ dopo la battaglia per il salvataggio del reparto di neonatologia.

Sta per essere presentato ufficialmente, ma è già noto nelle sue principali caratteristiche, il nuovo piano riorganizzativo della sanità provinciale redatto dall’Asl. Per quanto riguarda l’ospedale di Sora, sembrano sorgere alcuni rischi, a partire dall’unione con Cassino in un unico Polo Ospedaliero, le cui conseguenze delineano uno scenario di difficile interpretazione. In sostanza, pur mantenendo inalterato, per ora, il numero di posti letto (tuttavia ancora inadeguato per un bacino vasto come il nostro) esiste il pericolo di una sorta di subordinazione al presidio sanitario cassinate. A questo proposito, è mia opinione che tutti i punti del piano di riordino debbano essere discussi apertamente e, soprattutto, pubblicamente. Proprio per questo, bene hanno fatto i consiglieri Ascione, Baratta, De Donatis, Farina, Petricca e Pontone Gravaldi ad inviare immediata richiesta di un Consiglio comunale straordinario, per il quale auspico una tempestiva organizzazione. In quella sede sarà importante mettere subito le regole in chiaro: nessuno pensi di depotenziare il SS. Trinità o renderlo una comparsa rispetto ad altre realtà.

Non solo: il mio consiglio è anche quello di invitare a partecipare, oltre ai cittadini, anche i nostri rappresentanti regionali e, se possibile, funzionari dell’Asl di Frosinone, al fine di comprendere a pieno la portata delle innovazioni inserite nel piano.

Come ho già detto in molte occasioni, il nostro livello di attenzione sul SS. Trinità non può permettersi cali: le conseguenze sarebbero disastrose. Pertanto, facendo richiamo a quel sentimento di coesione che ci ha sempre contraddistinto nelle battaglie passate per la nostra sanità territoriale, sarà fondamentale che anche l’amministrazione comunale si ponga nella maniera più netta possibile a difesa dell’ospedale, non abbassando mai il livello di guardia e garantendo la continuazione di un percorso di serio potenziamento di tutti i reparti”.