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PAOLO CECCANO (RIFONDAZIONE COMUNISTA): “NO ALLA MODIFICA DELLA COSTITUZIONE”

Da Paolo Ceccano (Segretario provinciale di Rifondazione Comunista) riceviamo e pubblichiamo.

Il governo ha proposto un referendum confermativo della legge di riforma del Senato della Repubblica così come ridisegnato dal disegno di legge Renzi/Boschi che si propone di modificare la seconda parte della Carta Costituzionale.

Il PRC a questo referendum risponderà NO e invita tutta la popolazione a sostenere e a votare contro questa riforma.

Le ragioni del nostro NO sono riassumibili in modo diretto secondo alcune costatazioni: intanto il referendum è truffaldino perché trasforma la materia del contendere in un plebiscito pro o contro il governo travalicando assolutamente il tema della riforma;

la riforma proposta stravolge completamente il sistema di garanzia democratica che il bilanciamento fra la funzione esecutiva, cioè del Governo, e quella legislativa, cioè del parlamento, garantisce.

Il governo Renzi con il proposito di rendere più veloce l’iter approvativo delle leggi, elimina il Senato rendendolo il luogo della delizia dei consiglieri regionali che eletti dai cittadini per espletare uno specifico mandato si ritrovano a svolgerne un altro. Quindi il cittadino rischia di votare senza sapere quale funzione andrà a svolgere l’eletto.

Inoltre la riduzione a pura rappresentanza del Senato trasferisce completamente alla Camera i poteri di legiferare su ogni materia.  Quest’ultima,sulla base della nuova legge elettorale, sarà formata da personaggi nominati. Il combinato disposto di questi due fattori avrà come conseguenza che il potere legislativo e il potere esecutivo saranno di fatto trasferiti completamente al governo.

Fine della democrazia! Non esisterà più nemmeno il diritto al dissenso in quanto tutta la “dialettica democratica” sarà blindata all’interno del corto circuito appena spiegato.

E non ultimo esiste il problema della legittimazione a riformare la costituzione. Ci riferiamo al fatto che questo parlamento è frutto di una legge elettorale, il porcellum, che la Corte Costituzionale ha reputato incostituzionale decidendo che l’attuale parlamento e il governo che esprime  avrebbero dovuto sopravvivere ma solo per mera continuità istituzionale. Pertanto sempre illegittimi rimangono e non possono di fatto modificare la Carta Costituzionale.

Il PRC aderisce al Coordinamento Democrazia Costituzionale di Frosinone ed invita i cittadini a sostenere e ad affermare le ragioni fin qui spiegate ed essere parte attiva per la difesa dell’ordine democratico per far si che al referendum prevalga il NO per far vincere la democrazia!

Inoltre saremo presenti e invitiamo i cittadini ad esserlo, all’iniziativa promossa dal CDC Frosinone con la Dott.sa Anna Falcone che si terra il giorno 2 marzo presso il salone “A. De Sica” della Provincia.