Il Teatro Comunale d’Alvito gremito celebra il trionfo di poesia, letteratura e identità
Il Teatro organizzato di tutto punto, dal Centro Studi “Val di Comino” e dall’Amministrazione comunale di Alvito, come accade esattamente da mezzo secolo, ha accolto applausi a scena aperta e un nuovo successo nel segno della continuità. Tutto cominciò nel 1976, quando in Consiglio Provinciale di Frosinone nacque, con voto unanime, il Premio Letterario “Val di Comino”.

Da allora, cinquanta edizioni senza un’interruzione: così il Premio continua a fare di Alvito la capitale della poesia e della letteratura italiana. “Il prestigio di un riconoscimento letterario – sottolinea il fondatore Gerardo Vacana – è tutto nella scelta dei premiati, ma non solo. Sono passati da qui i più grandi scrittori italiani, tutti in qualche modo rimasti legati al territorio ed all’iniziative del Centro Studi. Un evento legato come pochi alla Val di Comino ed alla Ciociaria, nato proprio allo scopo di promuoverla e salvaguardarne la bellezza”.

La conferma più autentica del valore dell’iniziativa, considerata tra i più ambiti riconoscimenti letterari del nostro Paese, la si trova sfogliando l’albo d’oro della manifestazione: compaiono, tra gli altri, Luzi, Zanzotto, Sanguineti, Lamarque, Raboni, Baldacci, Solonovich, Risset, ma anche Alberto Bevilacqua, Giancarlo Giannini, Giorgio Albertazzi, Lina Sastri, Angela Luce, Violante e Michele Placido, Silvio Muccino, e tanti tanti altri. Domenica 26 ottobre, nell’incantevole cornice del Teatro Comunale Alvito, si è celebrato un nuovo successo.

Una platea gremita ed entusiasta, alla presenza delle massime autorità ha applaudito i vincitori dell’edizione 2025. Per la Poesia Maria Benedetta Cerro, Per l’insieme della sua opera, Alessandrina De Rubeis, con il volume La neve e il mandarino (Edizioni EVA, Venafro) e Amerigo Iannacone, In memoriam, per il testo Ruit Hora (Edizioni EVA, Venafro); per la Saggistica Letteraria Tommaso Di Brango, con Scritture dell’incompiuto. Saggi e recensioni (Mondostudio Edizioni, Cassino); per la Saggistica Storica Aldo Cazzullo, per il testo Mussolini il capobanda (Mondadori, Milano); per la Storia Locale Rosanna Tempesta, con San Donato Val di Comimo dal Regno borbonico allo Stato unitario (Arte Stampa Editore, Roccasecca); per il Giornalismo Fabrizio Casinelli, Direttore Comunicazione, Rai; per il Giornalismo Televisivo Francesca Spaziani Testa, Rai Sport; per il Teatro Eleonora Brown, alla Carriera.

Quest’ultima, indimenticabile nei panni di Rosetta, la figlia di Cesira impersonata da Sophia Loren nel film La ciociara di De Sica – pellicola pluripremiata, compreso un Oscar, tra le più celebri del nostro cinema, tratta dall’omonimo romanzo di Moravia. Nomi illustri che vanno ad arricchire ulteriormente un palmarès tra i più riconosciuti della Penisola. La giuria del “Val di Comino”, Presieduta da Giovanna Ioli, annovera, lo ricordiamo, Marcello Carlino e Maddalena Vacana.

Come da tradizione, la cerimonia di premiazione – e un suggestivo recital affidato a Dionisio Paglia – ha concluso la serata si è conclusa con un applauditissimo concerto d’onore di Stella Alonzi, Giacomo Cellucci e Simona Reale. Si archivia così un’altra edizione da incorniciare: appuntamento al prossimo anno, con un “Val di Comino” che, dopo aver spento le sue prime cinquanta candeline continua a illuminare la scena letteraria italiana con stessa passione di sempre.
