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PRENDE A CALCI E PUGNI GLI AGENTI DI POLIZIA, ARRESTATO UN PREGIUDICATO NIGERIANO

Nella serata di ieri, personale della Sezione Volanti del Commissariato di P.S. di Cassino, unitamente al personale del Posto di Polizia Ferroviaria di Cassino, ha tratto in arresto un ventinovenne nigeriano, pregiudicato, residente a Nettuno (RM), per i reati di VIOLENZA e RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE, nonché LESIONI AGGRAVATE.

Alle 20.45 di ieri sera, il capo treno del convoglio regionale proveniente da Roma Termini appena giunto a Cassino, segnalava alla Polizia Ferroviaria che all’interno di una carrozza vi era un uomo sdraiato a terra privo di sensi.  Il personale della Polfer, giunto immediatamente sul posto, si prodigava nel prestare i primi soccorsi all’uomo il quale però improvvisamente si alzava in piedi e si scagliava violentemente contro gli agenti.

Poiché l’uomo manifestava un atteggiamento assai violento e si rivolgeva con toni minacciosi sia agli operatori che alle persone presenti sul treno, giungeva in ausilio anche una Volante del Commissariato di Cassino; a questo punto, con non poche difficoltà, si cercava di condurre lo straniero negli uffici di Polizia, allontanandolo dai binari ma, alla richiesta dei documenti, si scagliava nuovamente contro gli agenti con violenza incontrollata colpendoli ripetutamente con calci e pugni ed innescando una vera e propria colluttazione all’interno del locale scalo ferroviario.

Finalmente, l’uomo veniva immobilizzato e tratto in arresto; il rito direttissimo verrà celebrato nella mattinata odierna.

I 4 poliziotti intervenuti, medicati presso il locale Pronto Soccorso, riportavano tutti lesioni giudicate guaribili in 5 giorni.

Il cittadino nigeriano, già tratto in arresto nello scorso mese di febbraio da personale del Commissariato di Anzio\Nettuno per i medesimi reati, è risultato destinatario di un decreto a firma del Prefetto di Roma con il quale gli è stata revocata la misura di accoglienza per i richiedenti asilo politico a seguito di gravi violazioni comportamentali tenute all’interno del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Nettuno e di atteggiamenti aggressivi e violenti nei confronti degli operatori di quel Centro.