Nella serata di ieri arriva su linea 113 la telefonata di uomo, residente nella parte bassa del capoluogo, che chiede l’intervento della Polizia di Stato, presso la propria abitazione, per via dell’aggressione fisica appena subita da parte del figlio.
L’operatore della sala operativa invia immediatamente una Volante sul posto.
Ad attenderla per strada l’anziano richiedente che presenta delle ecchimosi sul viso.
L’uomo riferisce agli agenti delle continue vessazioni e violenze messe in atto dal figlio disoccupato e tossicodipendente, sia nei suoi confronti che verso la moglie ed un altro figlio convivente, al fine di ottenere denaro.
L’anziano racconta ancora dello stato di continuo timore e di esasperazione nel quale sono costretti a vivere a causa del figlio che chiede continuamente denaro e che diventa violento qualora si rifiutino.
Il congiunto, nonostante nel pomeriggio abbia già ottenuto da tutti gli altri componenti della famiglia la somma di 110 euro, rientrato in serata a casa ha preteso di ottenere altro denaro e di fronte al rifiuto del padre gli ha sferrato un pugno al volto per poi aggredire anche il fratello.
Gli agenti sentono le urla provenire dall’appartamento dell’anziano padre; entrati in casa trovano il giovane in evidente stato di alterazione psicofisica e solo grazie all’ausilio di un’altra pattuglia delle Volanti riescono a ricondurlo alla calma.
