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Quel poco che passa casa di Rodolfo Damiani

L’emergenza Ospedale sta catalizzando tutte le attenzioni a tutti i livelli ed è giusto che sia così, ma cerchiamo di non dimenticare per assuefazione altre ugualmente gravi emergenze che stiamo vivendo, per esempio quella occupazionale.

Spero francamente che magari il Comune mi abbia preceduto , ma nel dubbio voglio esporre una possibilità che la Regione Lazio ci sta offrendo.

Nella ricerca di sbocchi occupazionali qualificati l’Ente Regionale ha stanziato 2 milioni di euro per progetti che vadano a formare una rete regionale di arti e mestieri.

Il finanziamento dovrebbe finanziare Officine dell’Arte e dei Mestieri, che a regime dovrebbero essere in numero di 19.

Possono partecipare solo i comuni laziali che non abbiano istituito o stiano istituendo una Officina dell’Arte e dei Mestieri nel LORO territorio.

Le richieste possono essere avanzate da singoli comuni o comuni consorziati.

La proposta mira a realizzare centri deputati a istruire i giovani a realizzare le proprie potenzialità nei più disparati settori artistici e professionali.

Con un ritorno alla tradizione rinascimentale una sorta di BOTTEGA dove i giovani imparino, sperimentino si autopromuovano, trovino sinergie e supporti logistici e si recuperino professionalità e mestieri dimenticati o si aggiornino strumenti tradizionali con design e materiali più adeguati alla vita di oggi, ma specifici , unici fuori della standardizzazione prima americana e ora purtroppo per la qualità cinese.

E’ una risposta al mondo giovanile, positiva in termini di esempio, certamente limitata rispetto  alla complessità delle carenze delle risposte ad una generazione, preparata e disponibile,ma umiliata dagli egoismi del mercato, non voglio dire il termine esatto di memoria leninista, dalla miopia di chi non capisce i ritorni della ricerca e vuole fare concorrenza nel manifatturiero, dequalificando e sottopagando i giovani talenti..

Positiva comunque perché apre un dialogo generazionale e tra soggetti pubblici e privati in ordine ad un nuovo modo di approccio al modo del lavoro.

Ogni progetto può ricevere un finanziamento di 106.500 euro.

Se interessa , visto che i termini scadono entro la prima decade di febbraio, diamoci da fare.

Io ho sempre proposto che presso il Comune ci fosse un servizio che interfacciasse la Regione, ne capisse le linee di sviluppo e preparasse progetti in sintonie e disponibili per i cittadini senza dover fare sempre le corse dei”bravi votati al sacrificio”, basta con l’arrangiarsi le competizioni moderne prevedono conoscenze, preparazione , giuste coordinate, visione delle cause e degli effetti, prassi condivise e risorse finanziarie  razionalizzate e regolate secondo priorità.

                                          RODOLFO DAMIANI   ( NON ANCORA ABBASTANZA GIOVANE PER SMETTERE DI INVECCHIARE).