CRONACA Notizie REDAZIONALE

‘QUESTIONE OSPEDALE’, OGGI E’ IL GIORNO DELLA VERITA’

~~Quello di oggi, sarà il lunedì della verità.
E’ trascorsa esattamente una settimana da quando i Sindaci del comprensorio del distretto sanitario di Sora sono stati ricevuti e rassicurati dal Governatore del Lazio, Zingaretti, circa le sorti del SS.Trinità.
Nel frattempo, però, il reparto di Ortopedia, proprio come era stato stabilito e previsto dalla Asl di Frosinone, ha chiuso.
Si aspetta, quindi, il ‘miracolo’, che, nella fattispecie, dovrebbe consistere nella ‘apparizione’ di due medici, attesi, secondo fonti informali, per l’appunto per oggi.
Di certo, per questa mattina, c’è la Conferenza dei Sindaci, che dovranno riunirsi per decidere il da farsi. Riconsegnare le fasce? Magari!
Certa sarebbe anche la presenza della manager della Asl di Frosinone, la Dott.ssa Isabella Mastrobuono, a Sora, questo pomeriggio. Il motivo della visita, però, non è la ‘questione ospedale’, ma un convegno promosso dai medici cattolici. Il Sindaco Ernesto Tersigni sarà presente per un saluto istituzionale. Magari, l’occasione sarà buona per ottenere una ‘retromarcia’ della Mastrobuono.
Ad oggi, quello che sembra di capire è che, nel tragitto tra Sora e Roma, qualcuno stia barando, se è vero che Zingaretti, fino a qualche ora fa, non sarebbe stato al corrente di quanto sia realmente produttivo il ‘SS.Trinità’, cioè dei dati effettivi che testimoniano la vitalità del presidio sanitario territoriale. Già, ma chi doveva trasmetterli questi dati? La Asl di Frosinone. Come dire: raccomandare le pecore al lupo!
In riva al Liri, c’è chi, per questo, già chiede le dimissioni della Mastrobuono. Ma chi ci starà a sentire se non è stata fatta valere neanche la mobilitazione popolare avvenuta con la fiaccolata promossa alcune sere fa dall’Associazione Dipendenti Ospedalieri? Dove sono i rappresentanti politici? E se salvare l’ospedale non è una questione politica – perché a tutti i politici fa comodo non addossarsi colpe – ma è un fatto di civiltà, è un diritto, è coscienza civica di salvaguardia della salute e quindi è una battaglia dei cittadini per se stessi, perché non continuare platealmente la protesta? Come? Ad esempio, riconsegnando le tessere elettorali. Perché siamo prima cittadini e poi elettori. Ma ci si ricorda di noi solo come elettori, giusto per lo stretto necessario.
Di fatto, il rischio più grave che si corre oggi è quello di abbassare la guardia. Zingaretti ha dato la sue rassicurazioni, alle quali però, dovranno necessariamente seguire i fatti. Il ‘fatto’, al momento, è uno solo: ortopedia chiusa. E poi? A quale reparto toccherà? Pediatria viaggia da mesi con l’acqua alla gola. Verranno concesse le famose deroghe per nuovi medici? Staremo a vedere. Intanto, siamo all’anno zero. Vale a dire, siamo appena all’inizio. C’è tutto un percorso da ri-costruire.

Sandra Raggi