Ucraina, proseguono le pressioni sul Vaticano ma il Papa resta fuori dal coro
Proseguono silenziose le pressioni del governo ucraino nei confronti del Vaticano. Il presidente ucraino Zelensky vorrebbe il Papa a Kyiv, possibilmente prima del viaggio del pontefice in Kazakistan (che avrà luogo il 13 settembre). Francesco non ha deciso. Preferirebbe una missione sia a Kyiv che a Mosca per incoraggiare una trattativa di pace. E’ un braccio di ferro in corso dietro le quinte da mesi. Papa Francesco è chiaro e netto nella sua solidarietà con il popolo ucraino. Ha denunciato i massacri e le sofferenze inflitte dall’esercito russo al popolo ucraino e ha mandato i suoi cardinali per portare aiuto umanitario ed esprimere la sua vicinanza al dolore di questa nazione.
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