ARTICOLI Comunicati Stampa DIOCESI Notizie Primo Piano

Saluto la delegazione della Diocesi di Sora che ha dato i natali al venerabile Cesare Baronio

L’ordinazione episcopale di mons. Edoardo Aldo Cerrato alla Vallicella

“Saluto la delegazione della Diocesi di Sora che ha dato i natali al venerabile Cesare Baronio”

Concelebranti anche padre Luca Brandolini e mons. Antonio Lecce

Gianni Fabrizio

 Nel  pomeriggio dell’otto settembre,  la festa è tutta per mons. Edoardo Aldo Cerrato che sta per essere ordinato vescovo. Ma quando i componenti  la delegazione diocesana di Sora Aquino Pontecorvo, guidata dal mons. Antonio Lecce,  entrano  nella chiesa di S. Maria in Vallicella, già gremita, il loro  sguardo si  sofferma  subito lì, verso la Cappella “S. Carlo”, dove riposano, in un’urna di marmo, sotto una preziosa tela di “Carlo Maratta”, le reliquie del Venerabile cardinale “Cesare Baronio”. È un angolo  circondato da fiori freschi e da  una suggestiva e tenue luce in penombra. Intorno, si alza il profumo dolce dell’incenso. In attesa dell’ inizio della cerimonia i presenti ammirano, ad occhi spalancati, le meraviglie  della chiesa, il “dolce nido” di Cesare Baronio. La pianta, a forma di croce latina, offre capolavori di autentica arte , di ori e  di marmi. Sono marmi ricchissimi, intagliati con disegni in diaspro, agata e madreperla. È  una coreografia di stucchi, di medaglioni, di colonne corinzie,  di bronzi, di nicchie, di cappelle, di affreschi, di quadri, di pitture, di forme  e di colori. Che cornice, per questa speciale ordinazione episcopale!Adesso, lungo le tre navate c’è un intenso movimento. Il servizio d’ordine del “Circolo di S. Pietro” è impegnato al massimo. Si alzano anche la musica e le voci del Coro della “Venerabile Cappella Giulia” della Basilica Vaticana, diretto dal P.M° Pierre Paul. A mano a mano arrivano  cardinali, vescovi, autorità, sindaci, delegazioni ufficiali. Numerose quelle dal Piemonte e, soprattutto, da Ivrea. Così, alle 17 precise, in S. Maria in Vallicella, proprio nella solennità  della Natività di Maria, ha inizio la  celebrazione della Ordinazione Episcopale di mons. Edoardo Aldo Cerrato,  Procuratore Generale della Confederazione Oratoriana, eletto Vescovo di Ivrea. La cerimonia è presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità, ordinante principale e “con-consacranti”    mons. Adriano Bernardini, Nunzio Apostolico in Italia e mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e Amministratore Apostolico di Ivrea. Il rito segue il  previsto cerimoniale e tutto procede con grande solennità e partecipazione. C’é l’omelia del cardinale Bertone, la presentazione, l’unzione crismale, la consegna del Vangelo, dell’anello,della mitra, del pastorale,l’insediamento. Alla fine, per Edoardo Aldo, oramai ufficialmente “vescovo”, c’è un lungo, prolungato applauso, mentre raggiunge il microfono centrale per il suo atteso saluto. Apre a tutti il suo cuore. Ma ci piace qui  evidenziare le  sue particolari  parole che esprimono tutta  l’attenzione da lui sempre riservata a Sora ed ora alla delegazione della nostra Diocesi.”Ringrazio quanti amici, in questo momento, ho davanti a me, che vorrei elencare: di Roma, di Biella, di Asti, di Torino, di Sora, di Gioia del Colle, di Forlì, dei molti luoghi dove mi è stato dato di svolgere qualche servizio di ministero; tutti si sentano ringraziati, uno ad uno. Ringrazio i concelebranti mons. Luca Brandolini, vescovo emerito di Sora e mons. Antonio Lecce, Amministratore Diocesano, che portano in “Chiesa Nuova” la presenza della Diocesi natale del nostro carissimo cardinale, il Venerabile Cesare Baronio”. Ecco, è emersa un’altra volta la sua sensibilità e la sua profonda stima per il nostro territorio e per ciò che rappresenta. Elementi che si rinnovano, anche in questa occasione. Infine, mons. Edoardo Aldo Cerrato, dopo una lunghissima fila, accoglie la delegazione sorana, in una sala attigua al “giardino degli aranci”. È un incontro cordialissimo ed emozionante, con un calore unico, intenso. L’abbraccio ed il bacio dell’anello, donatogli  da sua madre, rinnovano l’amicizia e la  fraterna condivisione di preghiere, di sentimenti, di memorie  e di propositi. Nel nome del discepolo e successore di S. Filippo Neri, il cardinale sorano “Cesare Baronio”.