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SALVEZZA DEL TRIBUNALE DI SORA, SENATO AL LAVORO? IL COMITATO DEGLI AVVOCATI SORANI: “FACCIAMO ISTANZA AI SENATORI SPILABOTTE E SCALIA”

C’è chi ancora non si arrende alla soppressione del Tribunale di Sora. E’ il caso dell’Avv.Rosalia Bono, membro attivo del Comitato per la salvezza del Tribunale, che, dopo aver appreso della posizione del Sen Lucio Malan, è tornata all’attacco, nella speranza di ottenere dalla politica ciò che non è stato possibile ottenere per via giudiziale nelle stanze del Tar.

“Lucio Malan, senatore di Forza Italia – argomenta l’Avv.Bono – ha dichiarato: ‘La Commissione Giustizia del Senato è pronta a votare un parere che chieda il ripristino di OTTO TRIBUNALI DA SALVARE . Il presidente della Commissione Francesco Nitto Palma (FI) ha invitato i capigruppo a concordare il testo al più presto’. La dichiarazione del senatore forzista rende spontanea una riflessione. Ovvero, se la riforma è sbagliata – come dicono molti politici – perché pensare a salvare SOLO otto tribunali anziché ridisegnarla per intero, magari prima che venga cancellata dal referendum? Perché 8 e non 10 o magari 20? Perché non salvare le Sezioni distaccate più grandi e più funzionali, o con maggiore carico di ruolo di cause iscritte, o con più vasta circoscrizione territoriale?
QUESTA E’ UNA VERA INGIUSTIZIA!!!
La riforma già è stata segnata da interventi politici che hanno permesso di salvare alcuni tribunali e non altri senza seguire criteri oggettivi verificabili e certi; ma non è questa la strada giusta e le criticità che si stanno manifestando lo dimostrano.
Ora, se davvero si verificasse il salvataggio ‘selvaggio’ di alcuni Tribunali solo perché accomunati da un unico ‘consenso politico’ ci troveremmo di nuovo innanzi ad una violazione della DEMOCRAZIA e dei principi costituzionalmente garantiti.
Per questo motivo, NOI DEL TRIBUNALE SOPPRESSO DI SORA solleviamo ISTANZA AI nostri SENATORI (SPILABOTTE e SCALIA) affinchè si rendano partecipi, interessati e garanti di questa iniziativa, mobilitandosi – se necessario – per la tutela del proprio territorio”.