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SAN DONATO VALCOMINO: LA SCUOLA PRIMARIA ILLUSTRA LE RAGIONI DEL ‘NO’ AL DDL RENZI

Buona parte del corpo insegnante della scuola Primaria di San Donato Val di Comino ha organizzato a partire dal pomeriggio di ieri 8 giugno fino alle ore 22 una iniziativa volta ad illustrare le ragioni per cui essere contrari al DDL Renzi sulla scuola. l’incontro era aperto a tutti quanti avessero voluto partecipare e soprattutto ai genitori degli alunni che numerosi sono intervenuti a sostegno dell’iniziativa.

Gli aspetti più preoccupanti della riforma sono riassumibili in questi punti:

  • Immensi poteri dati ai “presidi-manager” che attingendo ad albi locali a scadenze triennali possono collocare e spostare i docenti dove vogliono senza tener conto dei meriti e del valore professionale degli stessi;
  • Rischio che i docenti possano essere usati come “tappabuchi” per brevi supplenze;
  • Mancato rispetto dell’art. 33 della Costituzione italiana che sancisce la libertà di insegnamento;
  • Perdita di continuità didattica per gli alunni.

Questa riforma inoltre diminuirà sensibilmente il già ridotto budget destinato alla scuola pubblica a vantaggio esclusivamente delle simili istituzioni private “d’elite”. Questo stato di cose già si percepisce attraverso la necessità di interventi diretti dei genitori volti a sopperire alle carenze strutturali di base della scuola; fornitura di materiale di cancelleria, piccole manutenzioni quali ritinteggiatura e dotazioni igieniche di base. Il tutto a fronte di un consistente finanziamento delle scuole private.

Il gentile corpo docente di San Donato ha inoltre posto l’attenzione sul rischio della forte limitazione di integrazione dei figli disabili che verranno dirottati verso ambiti più sanitari allontanandoli dai propri compagni e dalla esaltante normalità della vita scolastica.

L’iniziativa quindi, anche se formalmente strutturata come protesta e “blocco” degli scrutini, è stata tesa a perorare la causa della “buona scuola” intesa come ambito nel quale i nostri figli possano vivere serenamente ed in armonia, dove si vivano e si testimonino la democrazia, la solidarietà, la cooperazione e l’integrazione. Dove, insomma, non ci siano classi pollaio in quanto ogni alunno ha il diritto di essere seguito e di non essere considerato un numero in un elenco.

L’iniziativa ha coinvolto anche i bimbi che con attività ricreative e di laboratorio didattico hanno interagito a modo loro con l’iniziativa.

I docenti promotori si sono congedati ringraziando quanti hanno partecipato e ribadendo il loro impegno a continuare la promozione della “BUONA SCUOLA” augurando a tutti buone vacanze ed auspicando che tali iniziative non rimangano sporadiche e che siano, soprattutto, uno spunto di riflessione per il futuro dei nostri figli.

La buona scuola siamo tutti noi e deve essere di tutti e per tutti.