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SORA – ACQUISIZIONE DEL SUPERCINEMA, LA NOTIZIA ENTUSIASMA

Sta suscitando grande entusiasmo la notizia relativa alla volontà da parte del Comune di Sora di acquisire il Supercinema di via Settembrini. Tanti i commenti di approvazione nei confronti del sindaco Luca Di Stefano. Con coraggio ha deciso di provare a risolvere un problema annoso: la mancanza di un cinema in città.

C’era una volta il Supercinema, luogo di sogni ed emozioni, con Angeluccio Allini che proiettava i film; domani potrebbe esserci al suo posto un centro polifunzionale.

Il Sindaco Luca Di Stefano, come abbiamo riportato ieri, ha incontrato la proprietà dell’immobile che sorge tra Lungoliri Cavour e via Piemonte a Sora. Nel corso del confronto, è stata riscontrata la disponibilità da parte della proprietà di vendere lo stabile al Comune che getta le basi “per restituire alla città, in pieno centro, una sala polifunzionale”. 

Per tanti anni la città è rimasta senza una sala da poter utilizzare anche come teatro e spesso si è stati costretti a spostare eventi ed appuntamenti nella vicina Isola Liri salvo poi utilizzare l’auditorium del Baronio all’interno dell’istituto omonimo, in Piazza 13 gennaio. Ma questa è storia recente.

Suscita ammirazione una cartolina del dopoguerra, una fotografia scattata nel giorno dell’Epifania quando c’era la bella abitudine di lasciare doni per i vigili urbani in piazza Garibaldi. Alle spalle di un vigile urbano, fermo al centro della piazza dove oggi sorge la rotatoria in pietra, si intravede proprio la scritta Supercinema.

Il LungoLiri non esisteva. Oggi c’è una banca. Venne riaperto verso la fine degli anni ’80 e dato in gestione al Conte Mangoni, proprietario del cinema di Isola del Liri.

“Grande plauso al Sindaco Luca Di Stefano che ha deciso di affrontare la questione quando non sono passati nemmeno sei mesi dall’elezione – commenta Tiziano Rea, regista e musicista-. Adesso speriamo che l’iter di riqualificazione dell’area sia il più rapido possibile e che si possa restituire ai Sorani un luogo di Cultura di cui da troppo tempo se ne subisce la mancanza, con gravi ripercussioni, soprattutto tra i giovani. Spero anche che si sappia cogliere l’occasione di non ignorare l’opportunità di appoggiarsi ai tanti talenti, anche internazionali, che la città di Sora può vantare, anche in campo cinematografico, al fine di evitare il ripetersi di soluzioni ibride che poco hanno restituito in termini di ritorno culturale, turistico ed economico. I Cinema stanno vivendo un momento assa difficile, è sotto gli occhi di tutti, ed investire in questo tipo di strutture denota assai coraggio, ma dimostra l’importanza, anche in termini di retaggio storico, che un Teatro può e deve avere per la Città di Sora”.

Vale la pena ricordare che il Supercinema aveva circa 200 posti a sedere e uno schermo medio piccolo di circa 6 metri di larghezza. La speranza condivisa da tutti è quella che davvero si possa dare vita ad un centro polifunzionale in cui svolgere attività più disparate, in cui si spazi dalla cultura alla musica dal cinema all’arte. La città ha davvero bisogno di un luogo da vivere, dove portare ragazzi e famiglie, uno spazio di crescita, di confronto, dove moltiplicare le emozioni ed allargare orizzonti.

Roberta Pugliesi