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SORA – ALL’AMBULATORIO PEDIATRICO MANCANO CARTA E CARTUCCE, I GENITORI NON POSSONO FIRMARE IL CONSENSO INFORMATO

Caos nel consultorio pediatrico del distretto sanitario di Sora. A segnalare l’accaduto è una lettrice di Soraweb, che ci ha riferito la sua esperienza, nella speranza che non debba più ripetersi.

La giovane mamma, furibonda, ci racconta quanto accaduto questa mattina nell’ambulatorio pediatrico nella sede del Distretto C, dove si era recata insieme al suo bambino di un anno, per effettuare un vaccino. Fin qui tutto bene, d’altronde questa è una situazione di routine per genitori che hanno bambini piccoli che devono essere sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie per prevenire le malattie infettive. Il problema nasce quando, dopo avere fatto due ore di fila, i genitori scoprono che, nel laboratorio, manca addirittura il materiale cartaceo e le cartucce per la stampante e dunque non possono prendere visione e firmare il consenso informato, clausola fondamentale da seguire prima di sottoporre i pargoli alla vaccinazione.

Gli animi si sono così accesi tra gli adulti, i quali avrebbero chiamato ripetutamente l’Economato, ovvero l’ ufficio proposto a provvedere al materiale di consumo occorrente per il buon funzionamento dell’azienda e la direzione. La nostra lettrice ci racconta che alcuni genitori si sono proposti addirittura di fare fotocopie a proprie spese ai moduli di richiesta di autorizzazione, ottenendo, però, un secco no come risposta.

Alla fine, quando le urla e i capricci dei venti bambini sembravano essere indomabili, un addetto dell’ambulatorio si è adoperato per procurare i fogli necessari. La giovane mamma, ci ha spiegato – così come le sarebbe  stato riferito dal personale dell’ambulatorio – che è già da più di una settimana che è stata fatta richiesta di questo materiale ma ancora non hanno ricevuto nulla. Inoltre i dipendenti, lamenterebbero – secondo quanto affermato dalla donna che ci ha contattato – la carenza di pulizia e di igiene negli ambienti dove i bambini vengono sottoposti ai vari vaccini.

Sandra Raggi