COMUNALI

SORA – BALLOTTAGGIO, DI STEFANO CHIUDE IN BELLEZZA

Tanta, tantissima gente poco fa ha riempito piazza Baronio, nel centro storico di Sora, dove il candidato sindaco Luca Di Stefano, largamente il più votato al primo turno, ha chiuso la sua campagna elettorale insieme alla squadra che lo ha sostenuto con sei liste.

La serata, brillantemente condotta dalla collega Roberta Pugliesi, si è aperta con l’intervento di Francesco Corona. Un intervento breve ma centrato sugli argomenti che hanno caratterizzato il dibattito, a volte scontro a distanza, delle ultime settimane. Corona ha dimostrato di avere una marcia in più e gli applausi del folto pubblico – diverse centinaia di persone – hanno riscaldato l’atmosfera. Infiammata poco dopo da Salvatore Lombardi che non ha risparmiato stoccate a Eugenia Tersigni. E non solo a lei.

Lombardi pure ha entusiasmato soprattutto quando ha descritto le differenze tra una parte e l’altra. Ha centrato l’obiettivo provocando anche una standing ovation come non si vedeva da tempo in città durante appuntamenti elettorali. Poi è stata la volta di Maria Paola Gemmiti. La dirigente del reparto di Cardiologia dell’ospedale Santissima Trinità ha esordito gettando all’aria gli appunti che si era preparati. Ha incentrato il suo intervento sulle donne, sul ruolo femminile anche in politica, sulla parità di diritti e doveri mostrando sensibilità profonda verso un tema sempre aperto. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità che Sora offra tutte le opportunità possibili affinché le donne possano condurre una vita più serena ed autonoma con servizi e prestazioni anche per i loro figli. Più volte applaudita, la Gemmiti è la vicesindaco designata. Infatti, Luca Di Stefano chiudendo il suo appassionato intervento ha rivelato che il medico sarà il numero due dell’amministrazione comunale se i sorani dovessero scegliere lui alla guida della città.

Lo stesso candidato sindaco si è guadagnato più volte scroscianti applausi ed ovazioni condensando i punti cardine del programma amministrativo. ‘Noi siamo partiti molti mesi fa – ha detto in sintesi – avevamo già la squadra e le idee chiare sul futuro di Sora. Gli altri ci hanno inseguito. Abbiamo la nostra visione di una nuova Sora, una città a misura di cittadino‘. Evitando voli pindarici e promesse che non può mantenere, Di Stefano ha pure evidenziato le contraddizioni del gruppo concorrente. Fra l’altro ha ribadito, ancora una volta, che la scuola firmata dall’archistar Renzo Piano messa in cantiere dall’amministrazione targata Roberto De Donatis si farà ‘perchè è un buon progetto’. Poi il finale, tutti sul palco, in un unico grande abbraccio. La gente sta con Luca Di Stefano e questa sera glielo ha dimostrato un’altra volta. (nella foto in alto parte del pubblico presente)

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Una fase del comizio Di Stefano e Gemmiti