Nella mattinata di ieri, 11 febbraio, nella cappella dell’ospedale di Sora il cappellano p. Salvatore Crino ha celebrato la Messa in occasione della Giornata di preghiera per il Malato. Condizionati ancora dalle disposizioni riguardanti la pandemia non c’è stata affluenza come negli altri anni, ma la presenza di una buona rappresentanza degli operatori sanitari ha animato la messa.
“Abbiamo meditato insieme sul tema di quest’anno “Siate misericordiosi, come il Padre vostro” – dice padre Salvatore – e ci siamo accorti che il porsi accanto all’ammalato ci dà la possibilità di maturare sempre più in professionalità ma soprattutto ci rende capaci di rendere visibile la nostra fede per l’aiuto e il sostegno che si dà alla persona bisognosa, da essere, come dice Papa Francesco nella lettera, dei veri e propri missionari, in quanto le mani degli operatori sanitari che toccano la carne sofferente di Cristo sono segno delle mani misericordiose di Dio nostro Padre.
Si auspica che i luoghi di cura diventino “locande del buon samaritano” – continua padre Salvatore – dove i malati siano accolti e curati, soprattutto coloro che non trovano risposta alla loro domanda di salute o per indigenza o per esclusione sociale, così da far diminuire la cultura dello scarto e mettere in evidenza la centralità della vita come dono da accogliere, custodire e curare. Infine, abbiamo chiesto alla Vergine Maria di Lourdes che possa consolare gli ammalati e custodire tutti gli operatori sanitari, perché oltre alle cure adeguate possano donare con cuore e passione la loro vicinanza fraterna”.
