Come tradizione si è svolta nella serata di ieri, 17 gennaio, la 97esima Cena degli Scarponi con oltre 50 socie e soci partecipanti. Un evento istituito nel 1928 dai soci fondatori nel giorno di S. Antonio Abate, per festeggiare la nascita del sodalizio avvenuto il 27 dicembre 1927.
La serata non è stata solo un’occasione conviviale, ma anche un momento per ripercorrere le tappe più significative dell’anno appena concluso, caratterizzato da tante iniziative di successo.
«La parola “tradizione” significa “consegna”, “trasmissione” di valori e conoscenze che rappresentano le nostre origini, la nostra storia e cultura e costituiscono un elemento fondamentale della nostra identità – spiega il presidente Lucio Meglio che otto anni fa ha fortemente voluto ripristinare l’evento nel giorno esatto della sua istituzione – . Mantenere viva la tradizione della Cena degli Scarponi significa custodire quel patrimonio morale che abbiamo ricevuto, quasi cento anni fa, dai nostri fondatori e di cui dobbiamo fare tesoro, trasmettendone i valori alle nuove generazioni. È questa la bellezza di avere tra i partecipanti un socio decano con oltre sessanta bollini, Ciro Tomassi, ed un socio giovane con appena un anno d’iscrizione, un perfetto collegamento tra passato e futuro. In un’epoca dove il protagonismo e la montagna da social la fanno da padroni, avere un Sodalizio che da quasi un secolo resiste al cambiamento dei tempi dimostra quanto quei valori siano forti e saldi e noi tutti socie, soci e Consiglio direttivo in carica continueremo a difenderli».
Ed ora al via un 2025 carico di avventure!