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SORA – DAL MOVIMENTO LSU UNA NUOVA REPLICA ALL’ASSESSORE CELLI

Da Alessandro Desideri, presidente del Movimento LSU del Lazio, riceviamo e pubblichiamo una nuova replica all’assessore del Comune di Sora, Gianni Celli Catarinelli, in merito alla questione del reintegro degli ex Lsu, 

Egregio Ass.re al Personale del Comune di Sora, Arch. Gianni Celli Catarinelli.

Il Presidente di questa Ass.ne MOVIMENTO LSU Dott. Alessandro Desideri, nel prendere atto del Vs articolo pubblicato sulle testate locali del Frusinate con cui si contesta il reintegro sul posto di lavoro dei LSU stabilizzati nel 2010 dal Comune di Sora e nello specifico, le resistenze dell’ Amministrazione Comunale avverso il dispositivo favorevole del Giudice nella Sentenza di I° per i ricorrenti LSU nonchè le critiche rivolte al loro rappresentate legale Avv. Rosalia Bono, rammenta all’organo comunale che la loro è stata una volontà politica che ha portato alla contrattualizzazioni dei nuovi dipendenti (ex lsu).

La Convenzione per la stabilizzazione firmata dal Comune di Sora con la Regione Lazio è stata una scelta discrezionale dell’Amministrazione locale che ha liberamente optato per un Contratto di lavoro a tempo INDETERMINATO, senza nessun condizionamento esterno né da parte delle competenti Autorità Regionali del Lavoro, né dal Ministero del Lavoro e accettata dai lavoratori senza altre pretese.

In questo frangente sottolineo una scelta consapevole e responsabile da parte del Comune per l’assunzione dei lavoratori, utilizzati per 20 anni a costo zero per le casse comunali, che ha significato un’attività propedeutica di verifica e controllo di fattibilità con l’acquisizione dei relativi pareri favorevoli da parte dei Responsabili del Personale e del Settore Finanziario e solo dopo il via libera dei tecnici gestionali si è potuto dare corso allo svolgimento delle prove selettive e dei lavoratori che in seguito hanno firmato un contratto regolato da un rapporto di Diritto Privato, i nuovi assunti sono dei DIPENDENTI COMUNALI a tutti gli effetti .

Non si può tornare indietro come se nulla fosse a discapito di chi è legittimato a difendere il posto di lavoro rivendicando il rispetto del contratto. Peraltro nel periodo pre-elettorale che vi vede intenzionati a a riproporvi nella Leadership politica locale con un programma elettorale che dà priorità al lavoro potenziando l’occupazione locale, la questione degli LSU, che hanno esercitato il diritto sacrosanto di rivendicare il rispetto dei vostri impegni è la prova sotto gli occhi di tutti della coerenza politica, mi permetto di suggerire semplicemente che i contratti vanno sanati nell’interesse di tutta la comunità che intendete rappresentare.