CRONACA

SORA – ‘GLIE FAONE’ DI SAN GIOVANNI “NON S’HA DA FARE”: BRUCIA LE TAPPARELLE!

Una delle tradizioni più vecchie e peculiari della Sora vecchia ha rischiato di subire qualche intoppo. Ci avviciniamo alla ricorrenza della festività di San Giovanni Battista – che ricorre il 24 Giugno – e, anche quest’anno – come praticamente si fa da sempre – alcuni giovani volenterosi, organizzati in comitato, si sono dati da fare per rinnovare il rito del grande falò a pelo d’acqua – glie faone – uno spettacolo davvero suggestivo sulle sponde del fiume Liri, con migliaia di spettatori a fare da cornice lungo il muraglione.

Così, a qualche settimana dall’appuntamento, si è cominciato ad accatastare il materiale da bruciare, proprio il corrispondenza di piazza Cesare Baronio. Se non che, sono cominciate ad arrivare delle lamentele da parte di alcuni residenti del Lungoliri. Sembra, infatti, che – nelle passate edizioni e specialmente l’anno scorso – il calore sprigionato dal fuoco abbia provocato qualche danno agli infissi e, in particolare, alle tapparelle, che sarebbero risultate deformate per effetto delle alte temperature sprigionatesi dal falò.

Questo fatto ha indotto più di qualcuno a lamentarsi e a paventare l’eventualità di cancellare quella che è una delle feste più attese dell’estate sorana. Invece, è poi sopraggiunto un pò di buonsenso da parte di tutti, per cui si è adottato qualche accorgimento strategico per salvaguardare tanto la tradizione, quanto la sicurezza: glie faone si farà, ma sarà di dimensioni ridotte rispetto al previsto e, soprattutto, sarà posizionato più a ridosso del ponte di Napoli, quindi lontano dai palazzi da cui erano giunte le lamentele.