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SORA – GRANDE APPREZZAMENTO PER IL VOLUME DI GIOVANNONE

Un’altra bella serata quella di lunedì scorso, per la presentazione del libro di Bernardo Maria Giovannone “La mia straordinaria avventura di dirigente scolastico”, presso l’I.C. Sora II. Un’accoglienza da parte della preside Maddalena Cioci ineccepibile; i lavori sono stati introdotti e conclusi dai brani musicali eseguiti dai docenti di strumento musicale dell’Istituto comprensivo. Ha coordinato la presentazione la collaboratrice della Dirigente scolastica, dott.ssa Antonella De Geronimo, che nella sua introduzione ha espresso parole di apprezzamento per il contenuto del libro anche ricordando i progetti realizzati durante l’anno di Giovannone quale D.S. Reggente nell’I.C. Sora II. La De Geronimo ha poi specificato che i proventi dell’autore, tolte le spese, andranno all’idea di centro addestramento cani guida per i ciechi o in alternativa ad un progetto in rete di ampliamento dell’offerta formativa tra le scuole del comprensorio.

Il primo intervento sul testo è stato della D.S. Maddalena Cioci, che in modo efficace e puntuale ha messo in evidenza le caratteristiche del volume condividendo il fatto che nella scuola il dirigente scolastico non può essere un piccolo burocrate, ma deve avere il coraggio di fare delle scelte assumendosi le proprie responsabilità per poter dare di più ai propri alunni. Ha aggiunto, poi, che le piaceva l’apertura della scuola al territorio vicino e lontano senza chiusura della stessa tra quattro mura. Ha poi ricordato con simpatia il primo incontro tra lei e Giovannone molti anni addietro, quando in veste di sindacalista si presentò ad un appuntamento con il preside con l’atteggiamento di un “nemico da combattere” e che invece si risolse con un giusto ed equilibrato accordo.

Poi è intervenuto per un saluto l’ex presidente della provincia Giuseppe Patrizi, che ha ricordato la collaborazione fattiva con il preside durante il suo mandato e anche il suo appoggio alla proposta di liceo scientifico internazionale ad indirizzo cinese presso il Convitto “Tulliano” annesso all’I.C. ”Cicerone” di Arpino che purtroppo, dopo l’approvazione in sede provinciale, non fu accolta perché la solita burocrazia ministeriale si incartò nelle sue pesanti e ammuffite procedure.

Di seguito è intervenuta la preside storica di Sora Fiorella Marcantoni nella cui scuola Giovannone iniziò il suo percorso da preside sostituendola nel periodo di una sua esperienza nella scuola italiana all’estero. Nel suo intervento ha interpretato magistralmente l’essenza del libro, individuando il file rouge aureo del testo, che consiste nell’interesse per una ricerca-azione e per un aggiornamento costante, senza mai rinchiudersi in una pericolosa autoreferenzialità. Inoltre ha evidenziato “il rispetto per le esigenze di apprendimento di ogni allievo sancito anche dalla nostra Costituzione”. Ha inoltre posto l’accento “sul lavorio costante per realizzare un clima motivante e rassicurante, ponendosi sempre come un guerriero indomito piuttosto che come sceriffo che con una penna blu scrive sanzioni a raffica, guerrieri che si riconoscono e ciascuno legge l’altro con interesse inedito primaverile che fa tanto bene ai nostri cuori palpitanti”.

In conclusione è intervenuto l’autore, che ha ringraziato prima di tutto la preside Maddalena Cioci per l’accoglienza, la disponibilità e il puntuale intervento, i professori di strumento musicale, la coordinatrice dell’evento Antonella De Geronimo, il presidente Giuseppe Patrizi, la D.S. Fiorella Marcantoni per la disponibilità e per aver interpretato in modo brillante ma anche emozionante la straordinaria avventura del preside Giovannone, il numeroso pubblico presente. Il Preside ha spiegato che il libro non è un’autocelebrazione ma un regalo che ha voluto fare alla comunità educante locale e non solo, di una straordinaria esperienza, come dice il magistrato Raffaele Cantone nella sua bellissima prefazione al libro, che lo ha portato, in modo particolare, a guardare sempre lontano per far crescere bene e serenamente gli alunni. Una avventura che lo ha visto, tra l’altro, prima trasformare due piccole istituzioni in un grande Istituto comprensivo in quantità e qualità e poi a riaprire, far rinascere e valorizzare il Convitto Nazionale Tulliano morto e sepolto con l’invenzione del “ CONVITTO DIFFUSO” riportata, nell’Aprile 2020 , come “MODELLO ARPINO” in alcune importanti riviste nazionali specializzate.