LA POLEMICA

SORA – LA FIACCOLATA, IL SINDACATO E LA STAMPA

Era ed è un concetto semplice da capire, non c’è bisogno nemmeno di ripeterlo a qualche esuberante giovanotto che dispensa consigli commerciali (in cambio di cosa?) e si arroga il diritto di parlare addirittura a nome della città (con quale ruolo e con quale titolo non si sa) supportato convenientemente da una signorina cui evidentemente le regole di questo mestiere nessuno ha insegnato. Il punto è la ‘fiaccolata’ contro i furti. Lo spiega bene il segretario provinciale dell’Usip, sindacato della Polizia, Norberto Scala.
Ecco la sua nota:

A proposito di “fiaccolate” mi pare necessaria e doverosa una precisazione.
Premesso che qualsiasi sindacato che si rispetti, opera per la tutela della propria categoria in perfetta armonia con gli interessi di tutta la comunità. Figuriamoci un sindacato di polizia, e il nostro in particolare, quanto debba avere in debito conto quelle che sono le necessità e le priorità dei cittadini per i quali lavoriamo quotidianamente per assicurare la tutela della legalità, mettendo in gioco tutto quanto è possibile: attenzione, competenza, senso del dovere, coraggio e, non di rado, la propria incolumità. Per raggiungere l’obiettivo, non si può tuttavia prescindere dalla sensibilizzazione di tutte le componenti che operano in sincronia per l’organizzazione di tutto il tessuto sociale, in considerazioni delle attuali dinamiche, che pongono problematiche di non facile soluzione. La “fiaccolata” dunque, era semplicemente una idea per creare i presupposti di un incontro delle parti sociali e istituzionali e una convergenza di intenti rispetto ad un problema antico, non solo mai risolto ma, soprattutto, in continua evoluzione per quanto concerne la frequenza e la violenza con cui si manifesta. Parliamo naturalmente dei furti nelle abitazioni ed attività commerciali che, sempre più spesso, finiscono in tragedia, come narrano le cronache degli ultimi tempi. Non abbiamo mai pensato di ottenere l’adesione dei singoli cittadini, peraltro impossibile in questi tempi di pandemia, ma quella di figure istituzionali di rilievo. Si è trattato quindi di uno spiacevole equivoco che non ha avuto altra conseguenza che dare fiato alle trombe di una parte della stampa, sempre a caccia di qualsiasi notizia in grado di aumentare le tirature. Ma non è nostro intendimento fare sterili polemiche; piuttosto auspichiamo che tutte le parti interessate diano il meglio per una risoluzione del suddetto annoso problema.