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SORA, L’OPPOSIZIONE TUONA: “MESSA A MORTE LA DEMOCRAZIA”

Questa sera, prima dell’inizio del Consiglio comunale, i capigruppo della minoranza hanno ritenuto opportuno convocare una conferenza straordinaria per informare i cittadini su quella che secondo loro è “la messa a morte della democrazia” attuata dall’amministrazione in corso. I capigruppo della minoranza si sono detti indignati dall’ arroganza con la quale l’attuale amministratore avrebbe convocato il consiglio del prossimo 28 maggio che contiene punti importanti per il futuro dell’intera città.

“Non si riesce a convocare un consiglio straordinario per chiarire le cose che non vanno e soprattutto nella prossima assemblea non potremo votare ma solo accettare passivamente l’autorità di questo Consiglio comunale che noi riteniamo decaduta!”– ha cominciato così il consigliere De Donatis, che ha poi lasciato la parola al consigliere Ascione che ha dichiarato: “questa minoranza è coesa contro l’attuale amministrazione. Questa sera, io e l’avvocato Lecce abbiamo fatto notare come non si potesse convocare un Consiglio senza prima avere un confronto in conferenza con i capigruppo e ci è stato riposto a suon di articoli della Costituzione che la conferenza dei capigruppo non decide ma collabora.

Noi volevamo mettere i punti dell’ordine del giorno a votazione ma ci è stato vietato di votare. Qui la democrazia è morta. Questa è una maggioranza distrutta che sta arrancando.” A questo punto il presidente uscente, Giacomo Iula, ha preso parola puntualizzando: “L’attuale amministratore mostra ancora una volta tutta la sua arroganza negandoci il diritto di voto. Il presidente ha dichiarato che la conferenza non serva a nulla quando nella mozione di sfiducia che mi è stata fatta mi si contesta proprio la mancata convocazione della conferenza. Mi viene contestato questo ma se lo fanno loro è accettabile.” La conferenza è stata chiusa con la “provocazione” dei capigruppo della minoranza di fare una richiesta in bianco per il prossimo consiglio comunale, visto che la loro presenza è a loro avviso considerata superflua.