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SORA – L’OPPOSIZIONE CONSILIARE: “L’ULTIMA TOMBOLATA DELLA ‘DISAMMINISTRAZIONE’ TERSIGNI”

A firma dei consiglieri comunali di opposizione al Comune di Sora – Massimo Ascione, Fausto Baratta, Lino Caschera, Roberto De Donatis, Antonio Farina, Giacomo Iula, Antonio Lecce e Alessandro Mosticone – riceviamo e pubblichiamo:

Che dire? Quella organizzata dai Tersigni e friends durante le feste natalizie appena trascorse è stata senz’altro una tombolata ricchissima di premi-delibere e cotillons-determine senza eguali nella recente storia amministrativa sorana.

L’ultimo pacco natalizio, in ordine di tempo, il sindaco lo ha propinato ai cittadini sorani con la nomina del nuovo assessore ai servizi sociali nella persona del dott. Renato Berardinelli. A quest’ultimo va sì tutta la nostra stima sul piano delle sue capacità professionali, pur non comprendendo però come il dottore in questione, che vive in una cittadina del vicino Abruzzo, possa svolgere appieno le delicatissime deleghe assegnategli; deleghe che necessitano di una profonda conoscenza della realtà comunale in cui vengono esercitate ed una presenza fisica quotidiana in città. Però, come oramai avviene da un paio di anni a questa parte, gli incarichi assessorili, e non solo, vengono attribuiti solo in funzione delle “indicazioni” (stringenti ed imprescindibili) di ciascun consigliere della maggioranza a cui il sindaco è legato con serratura a doppia mandata.

Fra i ricchi premi della tombolata tersigniana, poi, abbiamo trovato tutta una serie di provvedimenti con cui si è chiusa contabilmente, almeno per ora, la pratica comunemente conosciuta come “diga sul fiume Liri”.

Ai costi iniziali già di competenza del Comune, e ovviamente a carico dei cittadini sorani, se ne sono aggiunti altri a causa dei lavori non previsti dai progetti iniziali, in adeguamento alle prescrizioni tecnico normative imposte dagli organismi superiori (per esempio l’Ardis) al fine di far rientrare la suddetta opera nell’alveo della legalità tecnico- amministrativa e penale.

Peraltro, e qui siamo al colmo dei colmi, la disamministrazione Tersigni, al fine di chiudere la contabilità entro il 31 dicembre 2015 per non perdere il finanziamento pubblico, si è impegnata ad anticipare buona parte del finanziamento regionale in attesa che la Regione stessa provveda (ma quando?) ad accreditare quanto di sua competenza.

Insomma, un fiume (è proprio il caso di dire!) di danaro pubblico continua a scorrere, attraverso rivoli e rivoletti, in quello che continuiamo a ritenere un progetto tanto inutile quanto pericoloso per gran parte della città e dei cittadini.

Tutto questo, mentre il sindaco suonava l’aida di fine anno esaltando il lavoro della sua disamministrazione nel campo dell’assistenza e del supporto alle fasce più deboli e bisognose dei cittadini sorani; eppure, a noi risulta, al contrario, che con un blitz silenzioso ma tremendo si è proceduto ad un taglio feroce (l’ennesimo in questi anni) delle ore di lavoro delle operatrici socio sanitare che svolgono un servizio essenziale ed insostituibile nei confronti di persone anziane e non autosufficienti (il più delle volte sole). Evidentemente le luci sfavillanti delle luminarie natalizie e il fragore del fiume Liri a ridosso della diga impediscono al sindaco e all’intera sua disamministrazione di vedere e sentire l’urlo e le facce della disperazione in tante sacche di povertà che insistono nella nostra amata città.

In ultimo, in attesa di conferme e di maggiori chiarimenti (se avranno la decenza di volerceli dare!), sembrerebbe che il 23 dicembre 2015, il dottor Ulderico Schimperna abbia protocollato le sue dimissioni da Presidente del Nucleo di Valutazione del Comune. Al di là delle motivazioni (che non conosciamo) alla base di questa decisione del dott. Schimperna, prendiamo atto che, dopo sei mesi dalle nostre prime iniziali richieste, è stata rimossa un’anomalia vergognosa ed unica nel suo genere; in ogni caso, restano ferme, da una parte, la mancanza assoluta di bon ton professionale ed istituzionale del suddetto Schimperna che mai si è voluto confrontare con i consiglieri comunali democraticamente eletti e, dall’altra, la testardaggine, mista a istinto di sopravvivenza politica, di un sindaco che ha sempre difeso la sua scelta fiduciaria, rivelatasi quanto mai inopportuna, senza tranne mai le dovute conseguenze; ma si sa, Tersigni sarà ricordato come il sindaco che ha ribaltato le regole della gestione della cosa pubblica. Per tutto ciò, quella del 2015 sarà la sua ultima tombolata politico amministrativa.