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SORA – L’OPPOSIZIONE SUL CASO GOSAF: “UN CONSIGLIO STRAORDINARIO PER VEDERCI CHIARO”.

Diciamocela tutta; in tempi di profonda crisi economica e sociale, il dovere civico e l’obbligo giuridico di pagare tasse ed imposte sempre più gravose e per certi versi palesemente ingiuste assumono un peso a tratti quasi insopportabile; ancor più quando i soldi versati dai cittadini contribuenti vengono spesi male o, peggio ancora, sono oggetto di “appropriazione indebita” da parte di malfattori cinici e senza scrupolo.

Nelle ore scorse, anche a seguito del botta e risposta epistolare fra i lavoratori socialmente utili del Comune di Sora (che rivendicano, a ragione, il rispetto della loro dignità di lavoratori come “gli altri”) ed il Segretario Generale (da quando in qua un Segretario Generale prende posizioni di natura palesemente politica?), abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con i responsabili dell’Ufficio Tributi.

Ebbene, da un’analisi sufficientemente approfondita (e comunque meritevole di ulteriori chiarimenti) abbiamo rilevato che la “collaborazione” fra il Comune e la Società Gosaf, sul fronte della riscossione coattiva dei tributi locali, non è stata (per usare un eufemismo) un grande affare per la nostra città.

Anzi; dai numeri in nostro possesso sono emerse due possibili profonde criticità che meritano di essere messe a conoscenza dei cittadini sorani in uno con le autorità competenti a verificare la sussistenza di eventuali reati di natura amministrativo contabile e penale, ferme restando prime fra tutte le responsabilità politiche di chi ha deciso e di chi doveva controllare (e non ha controllato o, se ha controllato, lo ha fatto male).

Da un anno a questa parte, infatti, molti cittadini sorani hanno versato, coattivamente, su un conto corrente postale intestato a Gosaf Spa  circa quarantamila euro; soldi che, al netto del 7,5% dell’aggio commissionale di spettanza della società, essendo del Comune dovevano essere riversati sui conti di quest’ultimo e che, in realtà, (ahinoi!) non sarebbero MAI stati riversati, ma avrebbero preso altre strade inconfessabili.

Questa incredibile ed incresciosa situazione assume, tra l’altro, le caratteristiche di una drammatica tragicommedia se si pensa che nello stesso periodo in cui Gosaf non assolveva ai suoi obblighi contrattuali di restituzione delle somme al Comune, quest’ultimo con solerzia tanto unica quanto inopportuna emetteva mandati di pagamento a favore della suddetta Gosaf di importo complessivo pari a circa sessantaseimila euro per il “servizio (?) di supporto alla riorganizzazione della gestione delle entrate comunali” prestato da Gosaf agli uffici comunali competenti.

Insomma, al di là delle situazioni contabili in sospeso, parafrasando il linguaggio calcistico, possiamo dire che ad oggi il risultato parziale è: Gosaf Spa + 105.000, 00 euro ca – Comune di Sora zero (carbonella).

Alla luce di tutto quanto sopra esposto, nelle prossime ore chiederemo la convocazione di un consiglio comunale straordinario ed urgente nel quale auspichiamo che il Sindaco e gli amministratori competenti vogliamo avere la gentilezza di rispondere a queste semplici domande dei cittadini sorani: 1) se  Gosaf Spa ha riversato o meno al Comune i soldi rivenienti dalla riscossione coattiva dei tributi; 2) perché sul conto corrente postale su cui arrivavano i soldi dei cittadini sorani non si è pensato ad un’operatività a firme congiunte di un rappresentante della Gosaf e di uno del Comune di Sora; 3) e soprattutto, perché a tratti è stata impedito ai nostri dipendenti autorizzati la visualizzazione dei movimenti contabili sul suddetto conto corrente postale; 4) e ancora, se è confermato il mancato riversamento da parte di Gosaf Spa al Comune dei suddetti quarantamila euro, se e quale azione legale l’Amministrazione Tersigni ha intentato contro la società in questione; 5) in ultimo, alla luce quindi delle possibili gravi inadempienze della Gosaf, perché non è stato ancora risolto il contratto con questa società, ingenerando ulteriori  aspettative nei  dipendenti della Gosaf e mettendo questi ultimi in umiliante competizione con i già penalizzati lavoratori socialmente utili.

 

I consiglieri comunali

Massimo Ascione, Fausto Baratta, Lino Caschera, Roberto De Donatis, Antonio Farina, Giacomo Iula, Antonio Lecce, Alessandro Mosticone.