Dal consigliere comunale di opposizione, Luca Di Stefano, riceviamo e pubblichiamo:
L’ordinanza estiva, emessa dal Sindaco di Sora Roberto De Donatis, che vieta la vendita e somministrazione di alcolici a partire dalla mezzanotte da parte degli esercenti sorani, rappresenta a mio giudizio un provvedimento frettoloso, miope e a dir poco grossolano. La realtà è che la soluzione è, come si suol dire, peggio del problema. Lo è per numerose ragioni. In primo luogo, si va a penalizzare in maniera indiscriminata l’attività degli esercenti cittadini, che solo d’estate possono sperare di ravvivare i loro guadagni. In molti casi, ne sono certo, questa ordinanza significherà la chiusura dei locali a partire proprio dalla mezzanotte, poiché gli esercenti eviteranno quantomeno di ‘andare in rosso’. In secondo luogo, è una decisione fortemente penalizzante per i giovani. Da quando è stata resa nota l’ordinanza, molti ragazzi sorani mi hanno contattato, esprimendo il loro disappunto verso un’amministrazione che non si è dimostrata aperta al confronto. E’ un dato di fatto, purtroppo, che la nostra città sta attraversando una fase molto delicata che spesso, nelle ore serali, la vede praticamente deserta in favore dei centri vicini e della Valle di Comino. Di fronte a questa innegabile crisi, anziché studiare iniziative di richiamo, la prima cosa che si fa è mettere paletti e regole stringenti. Che, poi, non tengono conto neanche dei cosiddetti orari d’uscita dei giovani: infatti, con il passare degli anni i ragazzi escono di casa sempre più tardi, dilatando così di molto le loro serate. L’ordinanza, dunque, andrebbe a colpire giovani ed esercenti proprio nell’orario peggiore. Non che sia lecito fare baccano, ubriacarsi o diventare molesti, ma esistono altri metodi, meno oscurantisti, per evitare eccessi e controllare eventuali trasgressori delle norme di convivenza. Sora, però, ha bisogno di vivere anche di notte! La realtà ci racconta di una situazione ai limiti del drammatico: già spesso ascoltiamo lamentele e proteste sul fatto che Sora è vuota e priva di eventi di richiamo, se poi non è possibile più neanche un ‘dopocena’ per i ragazzi, allora siamo davvero alla fine. Simili limitazioni, inoltre, avrebbero sicure ripercussioni anche durante la giornata, poiché chi viene costretto a dirigersi verso altro locali di altri comuni, sarà naturalmente portato a farlo anche durante le ore diurne. Attirare i ragazzi a Sora sarà impossibile. Dall’amministrazione, invece, mi sarei aspettato ben altro, come il lancio di nuove iniziative: perché non pensare, ad esempio, ad una grande zona pedonale tra il lungoliri e Piazza Palestro, dove creare luoghi di incontro con i bar, locali, con buona musica ed eventi di attrazione pubblica. Al primo esame di ‘apertura’ e lungimiranza, l’amministrazione comunale ha scelto l’oscurantismo e il coprifuoco.