POLITICA

SORA – PRESIDENZA, TENTATIVO IN VIA SANT’AMASIO

Sono cinque le firme per Federico Altobelli presidente del Consiglio comunale. Manca quella più pesante: Lino Caschera però difficilmente sottoscriverà la ‘candidatura’.

Tutta qui la riunione che si è tenuta ieri sera in via Sant’Amasio, nello studio del consigliere comunale Valter Tersigni, dove oltre al padrone di casa si sono ritrovati i referenti politici dei partiti del centrodestra che poco più di un mese fa hanno piazzato bandierine in Consiglio comunale.

Fra questi Nicola Ottaviani insieme a Filippo Porretta. C’erano anche i due consiglieri tersignani, cioè Luciano Conte e Manuela Cerqua. E pare ci fosse anche Eugenia Tersigni, solo apparentemente uscita di scena con la storia della incompatibilità che agli addetti ai lavori è apparsa da tempo consapevole. Del resto c’è pure chi non prende tutto per oro colato!

In ogni caso, c’era lo stesso Altobelli. Mancava Salvatore Meglio impegnato altrove. E visto che la Lega ce l’ha duro… ha tenuto duro sul serio circa il nome di Lino Caschera come conduttore dell’aula. La Lega ha fatto un ragionamento semplice che sintetizzato suona così: siamo il primo partito di Sora, abbiamo il consigliere più votato di Sora (617 preferenze, mica bruscolini) e quindi il più rappresentativo degli eletti. Il nostro presidente è lui. Stop!

Ma si sussurra che Valter Tersigni stia cercando di spaccare il centrodestra ed a quanto pare ci sta riuscendo. Ed ora si prepara ad issare la rete con il ‘pescato’. Alla fine, infatti, su un documento che probabilmente verrà presentato poco prima del prossimo Consiglio comunale ci sarebbero già cinque firme, compresa quella di Meglio che la sua l’avrebbe apposta un’ora dopo durante una cena alla Ciociara. Meglio, in realtà, non fa parte del ‘pescato’ ma sta facendo buon viso a cattivo gioco nella speranza di essere… telefonato.

Cosa difficile a questo punto perché da quanto si mormora in Municipio, sponda maggioranza, e del resto da quanto affermato in aula dal sindaco Luca Di Stefano, il presidente non sarà più espressione dell’opposizione. La maggioranza potrebbe puntare comunque su Lino Caschera al quale tuttavia manca… un passaggio.

Nella sostanza delle cose il centrodestra si conferma una mezza armata Brancaleone che si è mossa male, in ritardo, con elementi subito libera uscita. Altobelli, che fa pure l’ironico, evidentemente non ha né l’autorevolezza né l’esperienza per comandarlo. Soprattutto se è vero che è alla sua terza firma: prima la Cerqua, poi Caschera (gira un documento…) e poi se stesso. Non sembra cioè in grado di sostenere il ruolo dell’alternativa e dà pure l’impressione di aver perso l’autonomia. Che delusione!

zip