Si proprio così! Ieri sera nel chiostro del Palazzo della Cultura a Sora è veramente passata una Tempesta: Giuseppe Pestillo.
Chiamarlo attore è riduttivo. Istrionico? Nell’accezione di grande capacità di coinvolgere il pubblico sicuramente sì e non solo in senso figurato. Chi ha avuto il privilegio di assistere alla sua performance si è sentito parte dello spettacolo, risucchiato nella composizione dell’opera che Giuseppe andava via via costruendo.
A ogni singolo spettatore è stato affidato un ruolo e una parte da sostenere. Giuseppe era lo spettatore che a sua volta era il personaggio, tutto con una maestria e un’ironia superlativa. L’adattamento della Tempesta di Shakespeare per un solo attore si è rivelato un bluff: in realtà Giuseppe ha adattato l’opera non a se’ ma all’intero pubblico con un gesto di grande generosità artistica.
L’attore lascia il palcoscenico e si mescola con gli spettatori in un gioco di ruoli che abolisce i confini tra l’uno e l’altro. “Teatro attivo” lo si potrebbe chiamare poiché nessuno è più in uno stato di passiva fruizione, tutti responsabili di quello che accadrà nella rappresentazione. Gli applausi e la soddisfazione sono stati tangibili. Il successo incontestabile.
Un grazie ad Armando Caringi promotore e a Claudia Sardellitti per l’impeccabile organizzazione. Hanno regalato a Sora una serata di grande qualità artistica.
F.P.

