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VISTA DA UN TIFOSO: IL SORA RESPIRA

Il 2014 inizia nel migliore dei modi per il Sora che conquista, finalmente, la prima vittoria esterna della stagione. Eccellente la prestazione degli uomini di mister Farris, che dominano in lungo e in largo la prima frazione di gioco, passando meritatamente in vantaggio e che, nel secondo tempo, riescono a respingere il forcing del Giada Maccarese, grazie ad una condotta di gioco attenta e propositiva.

Il primo brivido del match lo regala Pintori che al 10°, con una punizione calciata magistralmente, centra il palo interno della porta di Placidi, con la palla che attraversa incredibilmente la linea senza oltrepassarla. Al 25° è ancora il fantasista sorano a suggerire a Taverna un’ottima palla, miracolosamente murata in corner da un difensore di casa. Dagli sviluppi del calcio d’angolo, eseguito dal solito Pintori, D’Ambrosio è più lesto di tutti e, con una zampata fulminea, mette in rete sul primo palo, per il meritato vantaggio del Sora. Al 35°, su un capovolgimento di fronte, è lo stesso D’Ambrosio a rischiare un autogol con un rinvio maldestro che, complice il forte vento, per poco non beffa Agostini. Nel secondo tempo sono i padroni di casa a farsi avanti, ma l’estremo difensore sorano non si fa mai trovare impreparato e difende strenuamente la sua porta dagli attacchi dei padroni di casa. Successivamente, il Sora riprende le redini del gioco e la migliore occasione per il raddoppio capita a Taverna, il quale al 28° sfrutta una clamorosa indecisione di un difensore di casa e calcia in porta dai venti metri, impegnando in corner il giovane portiere Placidi. A nove minuti dal triplice fischio finale un brutto episodio macchia la partita: l’attaccante di casa Giglio si spintona, a gioco fermo, con Tirelli e l’arbitro punisce entrambi con il rosso diretto, ma al rientro negli spogliatoi l’ex Isola Liri colpisce l’avversario con un violento calcio al basso ventre, rendendo necessarie, per quest’ultimo, le cure dei sanitari del 118 che sostavano a bordo campo. Ristabilito l’ordine si torna a giocare, ma il Maccarese non riesce più a risollevarsi, eccezion fatta per un colpo di testa di Mastrosanti, bloccato puntualmente dal bravo Agostini.

Termina così un match denso di emozioni che, sebbene non allontani il Sora dalla zona “calda” della classifica, stante le concomitanti vittorie delle dirette inseguitrici, dimostra la inaspettata forza di una squadra che, seppur privata di elementi di spicco, quando gioca al massimo delle proprie possibilità, lottando e soffrendo con determinazione, da l’impressione di poter raggiungere risultati positivi.

Questa vittoria è, dunque, fondamentale non solo ai fini della classifica, ma anche e soprattutto per il morale. E’ fondamentale che questi ragazzi prendano finalmente coscienza delle proprie capacità e, proprio ora che sono tornati (o hanno iniziato) ad essere un gruppo (testimonianza ne è stato il liberatorio abbraccio finale di tutti), non devono mollare, anzi hanno l’obbligo di dare continuità al loro rendimento, già a partire dalla sfida casalinga di domenica prossima contro il Palestrina, che si preannuncia uno vero e proprio scontro salvezza.

Anche questa volta, come sempre del resto, il dodicesimo uomo in campo sono stati loro, gli instancabili ragazzi della Curva Nord Sora che, nonostante le intemperie e la non certo esaltante condizione di classifica della squadra sorana, hanno solcato in buon numero gli spalti del “Dadda” ed hanno sostenuto calorosamente ed incessantemente i colori della propria città.

A rendere l’atmosfera ancor più gioiosa e amichevole ci hanno pensato i supporters locali i quali, in segno d’amicizia, nell’intervallo tra 1° e 2° tempo, hanno offerto dell’ottimo limoncello a tutti i tifosi sorani i quali, a fine gara, li hanno ringraziati con un sentito e scrosciante applauso.

Unica nota stonata della giornata rimane il gesto deplorevole e antisportivo, di cui si è detto, compiuto da Giglio ai danni di Tirelli. Così come la scure della repressione si abbatte indistintamente sulla fede di tanti tifosi, colpevoli molto spesso solo di amare la propria squadra di calcio, ci auspichiamo che la folle aggressione di cui si è reso protagonista Giglio venga punita in maniera esemplare dal giudice sportivo, non solo per la gravità intrinseca del gesto, che dimostra quanto siamo ancora lontani da una autentica cultura dello sport, ma anche e soprattutto per gli esiti che da tale gesto sarebbero potuti scaturire e che, fortunatamente, sono state scongiurati.

Per il resto, cari sportivi sorani, l’invito per domenica prossima è quello di annullare tutti gli appuntamenti già presi; se proprio non volete scontentare mogli/mariti/figli/parenti di più svariata natura/amici portateli con voi, spegnete la pay tv, provate l’ebbrezza di lasciare vuota la poltrona, rispolverate sciarpe, capelli e vessilli bianconeri e recatevi al Tomei: c’è una categoria da Difendere!

Parafrasando una frase della Curva Nord Sora 1907: «basta sky e pay tv, vieni al Tomei pure tu!!!»