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VOLLEY, DOPO IL MONDIALE COACH SOLI TORNA A SORA

Torna ad aggregarsi al suo club e alla sua squadra, la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, coach Fabio Soli dopo la magnifica esperienza del Mondiale Femminile con la Nazionale Italiana.

Le imprese delle azzurre a Italy 2014 lasciano al movimento un’eredità importante di cui tutta la pallavolo italiana ne è orgogliosa come lo è anche la società Argos Volley del percorso e del lavoro svolto da coach Soli per la manifestazione ma soprattutto di “aver scelto la persona giusta al momento giusto” come dichiarato dal General Manager Adi Lami.

A Milano l'Italia ha concluso il suo Mondiale al quarto posto, piazzamento accolto con il sorriso sulle labbra perché alla vigilia l'obiettivo della squadra dei coach Marco Bonitta e Fabio Soli era quello di qualificarsi per la fase finale di Milano. Invece strada facendo, esclusivamente per merito, Piccinini e compagne sono diventate protagoniste assolute vincendo dieci delle prime undici gare conquistando prima il popolo dei palazzetti, invadendo i social network, ed entrando poi, quasi con prepotenza nelle case degli italiani facendoli letteralmente innamorare.

Quanto di Fabio Soli c’è in tutto questo e cosa tutto questo ha lasciato dentro il coach sorano è proprio lui a raccontarcelo a tre giorni dalla fine dell’esperienza azzurra e a uno dal rientro nel club.“Spero di aver svolto il mio lavoro al meglio: è mia abitudine pretendere da me ogni volta qualcosa in più. Comunque è stato tutto lo staff a fare un ottimo lavoro attraverso una grande sinergia per cui il risultato finale credo sia giustamente anche un pochettino figlio di questa comunione d’intenti che lo staff ha messo a disposizione della squadra. Dopo la partita con la Cina io ero molto arrabbiato perché è stata l’unica gara importante nella quale non siamo riusciti a esprimerci al meglio sin da subito. Siamo partiti con il freno a mano tirato e in queste partite l’avversario non resta di certo a guardare ma ne approfitta. C’è stata poi una bella reazione da parte delle ragazze ma non è bastata.

Ora però a mente fredda posso dire che questo Mondiale è stato una grande vittoria di tutto il movimento pallavolistico perché si sono riscoperti numeri che da anni non si vedevano, un’esperienza che siamo riusciti a condividere con tanti italiani e in un momento come questo ce n’è sicuramente bisogno, c’è bisogno di qualcosa orgogliosamente nostra”.  

Orgoglio per questo Mondiale azzurro che va in archivio con un piazzamento più che soddisfacente e che ripropone l'Italia come la migliore delle Europee. Sicuramente una base dalla quale ripartire, rinnovandosi, per puntare su Rio 2016. “Sicuramente ci sarà un rinnovamento nel roster, – continua coach Soli -, in quanto è evidente che la rosa non è delle più fresche, però ci sono ottime giovani che hanno avuto la possibilità di apprendere come si affronta un appuntamento così importante dalle ragazze con qualche anno di esperienza in più. Il futuro è sicuramente in mano alle giovani ma non credo che tutte quelle “oltre i 30” abbandoneranno facilmente la maglia”.

Come si fa ad archiviare così velocemente una grande esperienza ed emozione per cominciare a viverne un’altra totalmente nuova e diversa?

“Sono partito dal focalizzare tutta la mia attenzione sulla cosa più importante che è quella di recuperare le energie dopo le fatiche vissute soprattutto nella parte finale del Mondiale. Quindi sto cercando di ricaricarmi riposando poco ma bene, cercando di dormire un pochino di più perché nelle ultime settimane mi concedevo poche ore per notte per poter preparare le gare, e il tutto è stato durissimo. Al lavoro vanno aggiunte anche le emozioni che hanno tirato spesso brutti scherzi “disturbando” il sonno. La mia abitudine è quella di vivere appuntamento dopo appuntamento come ho fatto anche nel Mondiale, perciò anche lo stacco dalla Nazionale l’ho vissuto così, netto. Sono passato da casa solo per 24 ore, caduta l’ultima palla del Mondiale ho chiuso il capitolo e ho iniziato subito a pensare ad Alessano e quindi a tutto il da farsi per arrivare a quell’appuntamento. Lavorare per comparti mi aiuta molto. La parentesi con la nazionale è chiusa, ho dei bellissimi ricordi ma le mie energie ora sono tutte rivolte alla prima gara di campionato”.  

Da dove è ricominciato il suo lavoro a Sora?

“Sono ripartito da una normalissima routine pallavolistica che avevo interrotto domenica mattina all’alba preparando la partita con il Brasile. Ora con tutto il preparatissimo staff tecnico della Globo e la squadra, prepariamo la gara con Alessano e ovviamente tutti gli allenamenti tattico-tecnici per affrontarla”.

Gli obiettivi a breve termine che si pone quali sono?

“L’unico che abbiamo è quello di giocare bene a pallavolo ad Alessano. Dobbiamo andare in casa di una neopromossa che sta giocando bene a pallavolo, in un campo sicuramente tra i più caldi che incontreremo dove sono convinto tutte le squadre faranno fatica a tirare su la testa”.  

Come ha trovato i suoi ragazzi?

“Quello che ho trovato è stato soprattutto un buon gruppo e questo mi fa piacere sopra ogni cosa. Fisicamente i ragazzi stanno bene e hanno molta voglia di giocare e quindi di dare inizio alla competizione. Otto settimane di preparazione sono state lunghe ma fisicamente stiamo bene, abbiamo bisogno solo di un po’ di ritmo in più.

Tutti pronti al debutto in campionato?

“Credo proprio di si. I ragazzi che erano un pochino più in dietro con la preparazione ora stanno bene e ho trovato molto in forma il cosiddetto sestetto B. Dal mio rientro  abbiamo fatto due allenamenti entrambi positivi con un grande gruppo che ha risposto presente. Per affrontare questo campionato la nostra idea dovrà essere sempre quella che qualsiasi cosa ci capiti davanti, è un muro che va affrontato, preso, abbattuto, che sia piccolo o grande. Dobbiamo davvero lavorare in questo modo, pensando a chi abbiamo davanti e pensare a giocare la nostra miglior pallavolo di sempre”.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora   

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