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ZONE FRANCHE, LE PRECISAZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Partiamo da una doverosa premessa: riteniamo che prima di scrivere di certi argomenti bisognerebbe essere padroni della materia. Lo strumento delle Zone Franche Urbane (ZFU) è una tematica complessa che non può e non deve essere affrontata nascondendosi con leggerezza, dietro illazioni pretestuose. Stiamo parlando di agevolazioni fiscali e contributive a favore di micro e piccole imprese insediate in aree urbane caratterizzate da particolare disagio economico e sociale e, quindi, di un sostegno quanto mai opportuno in questo pesante periodo di crisi economica. L’iter delle ZFU non è stato assolutamente ripescato oggi ma è frutto di un lavoro silenzioso che abbiamo svolto, in pieno accordo con l’Amministrazione Comunale, per ridare a Sora ciò che fin dal 2009 doveva essere realtà. Il progetto era partito con la precedente amministrazione ma si era bloccato visto il congelamento dei relativi decreti attuativi a livello nazionale a causa delle problematiche connesse al terremoto che colpì L’Aquila.

 A tal proposito, in merito al rifinanziamento ZFU con D.L. n. 66/2014 – legge  n. 89/2014, vanno fatte alcune doverose precisazioni tecniche. L’art. 22 bis del D.L. n. 66/2014 (convertito con Legge n. 89/2014, G.U. n. 143 del 23.06.2014), autorizza una spesa di a 40 milioni per il 2015  (vedi  Tabella E pag. 3333,  della legge di stabilità  2015)  e di 100 milioni di euro per il 2016 (confermati dalla legge di stabilità 2015, legge N. 190 del 23 dicembre 2014) per  le seguenti ZFU:

  • le  45 ZFU delle Regioni Sicilia, Puglia, Calabria, Campania, attuate  con D.M. 10 aprile 2013 e successivi bandi e già operative, compresa la ZFU del  Comune di Lampedusa e Linosa;
  • delle “ulteriori” ZFU individuate all’epoca dalla delibera CIPE n. 14/2009 (Attuativa dell’art. 1, commi 340 e ss., della L. n. 296/2006 (norme istitutive originarie) , ricadenti nelle Regioni non comprese nell’obiettivo “Convergenza”. Si tratta delle 11 ZFU di: Cagliari, Iglesias, Quartu Sant’Elena, Campobasso, Velletri, Sora, Pescara, Ventimiglia, Massa, Carrara, Matera.

La Delibera CIPE del 2009  individua le ZFU, distribuite su tutto il territorio nazionale, tra cui il Comune di Sora e di Velletri nella Regione Lazio ed effettua il riparto delle risorse disponibili tra le 22 ZFU individuate, sulla base della densità demografica e dell’Indice di disagio socio-economico nelle ZFU.

Le risorse stanziate dalla legge n.89/2014 (al lordo degli oneri per la gestione dell’intervento) sono pari a complessivi euro 140.000.000 per le suelencate 55 ZFU distribuite su tutto il territorio nazionale. E’ prevista la possibilità per le regioni di co-finanziare le agevolazioni con proprie risorse.

Secondo i criteri di riparto sopra citati, la Dotazione finanziaria ZFU attivata dalla legge n.89/2014 e stanziata per la ZFU di Sora per le annualità del  2015-16 ammonta a circa 2 milioni di euro.

La Direzione incentivi alle imprese- Divisione X – Interventi per il sostegno all’internazionalizzazione e all’innovazione delle imprese e per lo sviluppo di aree urbane  del Ministero per lo Sviluppo Economico è l’Amministrazione centrale a cui spetta l’emanazione del Bando attuativo per  le annualità  2015-2016. Le risorse sono già assegnate alle succitate ZFU  ex legge n.89/2014,  la pubblicazione del Bando aprirà  i termini per la presentazione delle domande di agevolazione da parte delle imprese che avranno i requisiti indicati nel Bando. La pubblicazione di quest’ultimo è atteso in tempi brevissimi.

Questo è lo stato dei fatti che forniamo per onestà intellettuale e politica verso i cittadini di Sora e non l’ennesimo bluff come definito dal fantomatico gruppo “Insieme per Sora” i cui componenti  per correttezza e trasparenza avrebbe dovuto rendersi noti.

Dal canto nostro, tutta l’Amministrazione ed il nuovo Consigliere Delegato alle Attività Produttive Enzo Petricca stanno lavorando affinché anche la Regione Lazio, come già hanno fatto altre regioni  italiane, possa implementare con proprie risorse i fondi messi già a disposizione dal Ministero.

Suggeriamo, quindi, vista la complessità e la serietà tecnica dell’iter delle ZFU, di non farvi riferimento con comunicati superficiali e privi di contenuto nei quali ci si nasconde, addirittura, dietro la firma di associazioni e simboli di vario genere. Sarebbe corretto e rispettoso,  nei confronti della popolazione sorana, firmare a proprio nome i comunicati che trattano temi così delicati invece di celarsi dietro nebulose associazioni delle quali non si conoscono in maniera compiuta né membri né cariche.

Concludiamo, inoltre, che le dichiarazioni di “Insieme per Sora” risultano alquanto diffamatorie soprattutto nei confronti dei dirigenti del Ministero per lo Sviluppo economico e dell’IFEL Anci poiché, mettendo in dubbio il loro operato più che corretto, li discredita agli occhi dell’Italia intera.