Erano quasi le 15 di un pomeriggio assolato di settembre e la giornata scorreva tranquilla. Ad un tratto il boato che squarcia il silenzio e tutti a chiedersi: “Cos’è stato? Il terremoto? Il rumore di un aereo supersonico?”. Quando, dopo pochi minuti, è divenuta chiaramente visibile la colonna di fumo che si alzava da dietro le colline, tutto è stato tragicamente chiaro. E’ trascorso esattamente un anno da quando un’esplosione improvvisa ha colto di sorpresa la ‘Pirotecnica Arpinate’, provocando una vera e propria strage. Claudio Cancelli, Giovanni Cancelli, Giuseppe Cancelli, Giulio Campoli, Enrico Battista, Francesco Lorini: sei vite spezzate, sei uomini tolti all’affetto delle loro mogli, dei loro figli, dei loro genitori, dei loro amici. Una delle tragedie più gravi che ha colpito il nostro territorio e che, certamente, rimarrà per sempre nella memoria di tutti. In quei tristi giorni Sora, il comprensorio, tutta Italia, si strinsero intorno alle famiglie delle vittime e parteciparono, sbigottiti, agli strazianti funerali. Oggi come ogni giorno abbiamo il dovere di ricordare queste persone ed i loro cari, che tanto piacere hanno dato ai nostri occhi con i loro magnifici giochi pirotecnici e che da un anno sono rimasti in silenzio. Questo pomeriggio alle ore 17.30, presso la chiesa di Santa Giovanna Antida, verrà celebrata una messa in suffragio, occasione per esprimere ancora una volta l’immenso cordoglio per quanto accaduto e l’invito a tutti a non dimenticare mai.
