COMUNE

ARPINO – CHIESA DEVASTATA, FINALMENTE L’ORDINANZA

C’è poco da salvare, molto da mettere in sicurezza. Tornano sotto i riflettori le fatiscenti condizioni della chiesa di San Girolamo. Ieri, sorprendentemente, dal Comune è stata emanata un’ordinanza a firma del sindaco Rea che ha raggiunto la Parrocchia di San Michele Arcangelo affinché entro 30 giorni elimini i pericoli e provveda a mettere in sicurezza l’area tramite delimitazione in modo da interdire l’accesso ed il transito a ridosso del malridotto edificio.

Nell’atto si ricorda che la chiesa evidenzia crolli e lesioni strutturali; che condizioni metereologiche avverse potrebbero peggiorarne lo stato; che da quelle parti transitano ‘numerosi’ escursionisti. Si fa poi riferimento al fatto che tempo fa l’accesso è stato sbarrato ma che tuttavia non si arrestano i tentativi di ingresso. E tempo fa se ne occupò il Comitato Salviamo San Girolamo messo in piedi dall’ex sindaco Saverio Zarrelli che riuscì grazie al contributo dei cittadini a chiudere l’accesso. Ma evidentemente non è bastato a scoraggiare vandali e malintenzionati. Da qui l’ordinanza per la messa in sicurezza del fabbricato. Tardiva, molto tardiva e forse inutile. Perché già si avanzano dubbi circa la proprietà di quello che fino al secolo scorso era un edificio di culto molto frequentato, soprattutto in primavera, ed al quale molti arpinati erano affezionati. Poi, un po’ alla volta, la devastazione del tempo e delle mani. Il disinteresse generale delle autorità civili e religiose ha fatto il resto.

Ora, soltanto ora, l’ordinanza. E solo su pressione vocale e mediatica. Viene in mente Ricciotto, il servo del Marchese del Grillo, che agli artigiani silenziosi radunati nel cortile del palazzo, affinché riprendessero le rumorose attività, diceva ogni mattina: S’è svegliato!

Luciano Nicolò