CULTURA E INTRATTENIMENTO

Ceccano – Dieciminuti Film Festival, edizione da incorniciare

Anche quest’anno il Dieciminuti Film Festival ha raccolto centinaia di appassionati e non presso il Cinema-Teatro “Antares” di Ceccano. L’edizione appena conclusa si è realizzata al grido “My generation“, accompagnata dal brano dei The Who, simbolo di ribellione e rivoluzione giovanile.

Il DFF18 voleva essere un inno alle generazioni passate, presenti e future: una rete di fili rossi che devono connettersi e collaborare armoniosamente, soprattutto in un periodo storico così complesso. Il Presidente Alessandro Ciotoli ha tirato le somme di questa diciottesima edizione: “La nostra generazione è una moltitudine di persone che non hanno bisogno dell’anagrafe per fare quello in cui credono. Puoi avere 20 anni e dirigere 25 persone nel reparto più complesso e articolato del Festival. Puoi avere 17 anni e gestire un impianto audio/luci davanti a centinaia di persone e non avere mai problemi in 6 serate. Puoi essere un gruppo di 55 pazzi con idee, età, attitudini, carattere e provenienze diverse e riuscire a fare un evento capolavoro, senza intoppi, riempiendo una grande sala di altrettanti pazzi che vogliono solo poter dire “stasera esco perché c’è il Dieciminuti”, oppure “stasera vado a Ceccano perché c’è il Dieciminuti”.

Puoi fare un semplice evento di cinema in cui però parli di Russia, Iran, Turchia e Siria, aborto, uguaglianze, depressione, cambiamenti climatici, problemi alimentari, migrazioni, maternità, solitudine e gioia di vivere, riempiendo le teste e i cuori di 1.500 persone che a fine serata ci guardavano in faccia e ci dicevano solo “grazie, domani torno”. Puoi fare tutte queste cose, ma niente sarà come una persona che fino al giorno prima non avevi mai visto e il giorno dopo, nel salutarti, si mette a piangere e ti ringrazia perché ha scoperto di valere qualcosa per sé e per gli altri. Ecco, questo ha fatto la nostra generazione nella settimana del DFF18: ha lanciato un grido così forte da essere ascoltato ovunque. Dopo quel grido, abbiamo ascoltato nitidamente delle risposte, e quelle risposte vogliamo raccoglierle, per andare avanti.

Questa edizione del DFF è stata bella e intensa, non la dimenticheremo facilmente, e per questo ringraziamo tutte le volontarie e i volontari che l’hanno resa possibile, e tutti coloro (amici, familiari, sponsor, sostenitori, fornitori) che ci hanno aiutati e supportati. Ringraziamo il Comune di Ceccano, che ci ha dato il patrocinio gratuito e la “nostra casa”, il Cinema Antares, una struttura da rilanciare per avere lo sviluppo che davvero merita. Ringraziamo la Regione Lazio, che tiene in vita il festival grazie ai finanziamenti del Bando Cinepromozione e ci riconosce ormai da anni come Buona Pratica Culturale. Il DFF19 porterà tante novità, in ogni ambito, sarà una nuova fantastica avventura tutta da scoprire.”

Il DFF18 è concluso, ma i progetti in cantiere sono ancora tanti. Lo staff del Dieciminuti Film Festival è pronto a ripartire in vista della prossima edizione!

I VINCITORI 

Miglior Film (Selezione Ufficiale) – “Natìa” (Roberta Spagnuolo, Italia)

Miglior Film (Extralarge) – “Memoir of a Veering Storm” (Sofia Georgovassilli, Grecia)

Miglior Film (DOC10) – “Murmur” (Katharina Pichler, Austria)

Miglior Film (Animazioni)– “Amarradas” (Carmen Córdoba González, Spagna)

Miglior Fotografia – Norm Li per “Same Old” (Extralarge)

Miglior Sceneggiatura – Tom Furniss per “Rustling” (Official Selection)

Miglior Montaggio – Meka Ribera per “Mesa para 3” (Extralarge)

Miglior Colonna Sonora – Sergey Petukhov per “No Trace” (Extralarge)

Miglior Attore – Peter Mullan per “Don vs. Lightning” (Extralarge)

Miglior Attrice – Barbara Ronchi per “La neve coprirà tutte le cose” (Extralarge)

Menzione Speciale Giuria Animazioni – “Matapacos” (Karla Riebartsch e Lion Durtst, Germania)

Premio Speciale IndieGesta– “Tula” (Bea de Silva, Italia) (Extralarge)

Miglior Film (Visti da vicino) – ex-aequo “Bolle” (Andrea Rampini, Italia) e “Essere Idea” (Francesco Bortone, Italia)