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Disabili, centro diurno al collasso

Famiglie dei disabili in subbuglio a Sora. Da alcuni giorni, si susseguono problemi, proteste, incontri-scontri,  alla ricerca di soluzioni che, però, non sembrano arrivare con la necessaria tempestività ed efficacia. Il nocciolo della questione sta nella organizzazione del servizio di assistenza ai disabili nei centri di accoglienza diurni, quelli di Sora, Arpino e Alvito. Il gestore, dopo essersi assicurato l’appalto, ha proceduto ad una rimodulazione del servizio che, di fatto, si è tradotta con una riduzione delle ore di assistenza in capo alle operatrici sociali e, quindi, con una contrazione del servizio. In sostanza, il carico di lavoro (numero di utenti e problematiche) è rimasto lo stesso, ma sono stati offerti meno mezzi (operatrici e risorse). Di fronte a una situazione fattasi insostenibile, le famiglie dei disabili hanno fatto disertare i centri e non hanno esitato, alcuni giorni fa, a protestare presso la sede dell’Aipes, l’ente intercomunale per la gestione dei servizi sociali. Tuttavia, ruoli e responsabilità non devono essere chiari a tutti, se è vero che il Sindaco Ernesto Tersigni – interpellato perché risolvesse il problema del centro diurno di riferimento degli utenti sorani – avrebbe risposto che la richiesta esulava dalle proprie incombenze, trovandosi la struttura in territorio di Pescosolido. E quindi? La questione è tutta aperta e già nelle prossime ore potrebbero esserci azioni eclatanti.