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“La Legge di stabilità danneggia i ceti più deboli”

Appello di Enzo Di Stefano ai parlamentari della provincia 

“Invito i parlamentari della provincia di Frosinone a chiedere formalmente al Governo centrale di riconsiderare e modificare alcune disposizioni della Legge di Stabilità”. Questo l’appello di Enzo Di Stefano, presidente dell’Ater di Frosinone, che sottolinea i rischi e le difficoltà che le decisioni dell’ Esecutivo potrebbero causare alle fasce più svantaggiate della popolazione.

“E’ senza dubbio importante che il Paese prosegua nel suo pur doloroso percorso di risanamento, con l’obiettivo di metterci al riparo dai dannosi effetti della crisi, tuttavia è altrettanto fondamentale non dimenticare mai la situazione di chi si trova a dover fare i conti con problemi ben più grandi ed urgenti. In questo senso, alcune disposizioni presenti nella Legge di stabilità, andrebbero ad aggravare le condizioni, già più che precarie, di categorie come gli anziani, i disabili, i non autosufficienti, i malati cronici.

Le misure adottate a cui mi riferisco sono, ad esempio, la tassabilità Irpef delle pensioni e delle indennità di invalidità e il taglio addirittura del 50% dei permessi per usufruire della Legge 104. Inoltre, andrebbero riviste le norme di compartecipazione alla spesa delle famiglie dei disabili e l’aumento dal 4 all’11% dell’ Iva per le cooperative e le onlus impegnate in campo socio – sanitario. 

È necessario scendere in campo con decisione, poiché queste fasce di popolazione meritano una tutela sociale ben più concreta di quella che, oggi, sembra in procinto di realizzarsi. A questo proposito – conclude Di Stefano – un ruolo di primaria importanza potrebbe essere giocato dai parlamentari della provincia di Frosinone che, in rappresentanza dei più deboli, potrebbero farsi carico di tali istanze presso gli uffici governativi e chiedere che non siano queste persone a pagare il prezzo più elevato della crisi economica globale. Bene il risanamento, dunque, ma non a scapito di chi non ha sufficienti mezzi di sussistenza”.