Lo sapevate che... Notizie

LO SAPEVATE CHE…IL BRIGANTE CHIAVONE PERSE LA TESTA PER UNA VEDOVA

Lo sapevate che Luigi Alonzi aveva molte donne, ma una in particolare gli fece perdere la testa e persino la voglia di combattere?
In ricorrenza dei 190 anni dalla nascita del brigante sorano “Chiavone”, vogliamo raccontarvi delle sue doti di grande amatore. Guardaboschi della Selva di Sora, nato nel 1825, era chiamato “Memmo” dagli intimi amici e “Chiavone” dalla gente della contrada (alcuni dicono) per le sue notevoli doti amatorie.
A Scifelli – frazione di Veroli – ancora oggi è visibile un rudere detto “Stiro Chiavone”, in cui soggiornò durante la campagna reazionaria e, come narra la memoria popolare, con i suoi fedelissimi, allietava le giornate in compagnia di donne del posto, che le tenne forzatamente. Una donna in particolare, conquistò il cuore del brigante: Olimpia. Olimpia nacque nel 1825 da Domenico Lisi e Andreana Sanità, con il matrimonio con Giacinto Cocco assunse il suo cognome. Quando conobbe Chiavone nel febbraio del 1861 era vedova con un figlio di nome Giuseppe, a cui Chiavone voleva molto bene, tanto che lo considerava figlio suo.
La donna, fu per Chiavone un’amante, amica e consigliera, ma anche e soprattutto la prima causa della sua rovina. L’amore infatti, per la giovane, lo spinse a rifiutarsi di scontrarsi con i soldati piemontesi sulle montagne. Ben presto, però, la situazione si fece insostenibile. Gli stessi capi, accortisi che Chiavone non aveva più tanta voglia di menare le mani, decisero di passare all’azione. E così, radunato un tribunale straordinario, senza frapporre indugio, lo rimossero dal comando delle masse sorane e lo condannarono a morte. Era l’estate del 1862.