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SANTOPADRE – TRAGICO FURTO: ‘LEGITTIMA DIFESA’

‘Legittima difesa’. Lo ripetono spesso nel giardino della villa di via Decime e fuori, dove si è portata un po’ di gente. I commenti vanno quasi tutti, la stragrande maggioranza verso una direzione. Assolvono Sandro Fiorelli, il 59enne commerciante che intorno alle 19.15 ha centrato con un colpo di fucile Mirel Joaca Bine, rumeno di Brasov, 34 anni lo scorso luglio. Uno dei tre, forse quattro ladri che gli sono penetrati in casa per rubare e che il figlio, appena rientrato con il padre, ha sorpreso dopo aver avvertito rumore sospetti.

La ricostruzione è parziale ma il dramma non dovrebbe discostarsi di molto da quello raccontato dal negoziante che ai carabinieri ha detto praticamente di aver esploso il colpo di fucile calibro 12 prima che il ladro gli sparasse con la sua pistola. Una sorta di duello, il più veloce ha avuto la meglio. Il più lento è morto. La pistola aveva il colpo in canna si dice sul posto, è sull’erba delimitata dal nastro di interdizione. A pochi metri, lungo il vialetto che porta alla villa, giace il corpo del ladro ferito mortalmente sotto il fianco destro (i sanitari del 118 lo hanno intubato, nel tentativo di strapparlo alla morte. Tutto inutile).

In attesa dell’autopsia un dettaglio che probabilmente chiarisce parte della dinamica. Sul posto si sostiene infatti che la vittima avesse il braccio alzato in posizione orizzontale e con la pistola puntata contro Fiorelli.  Saranno comunque gli accertamenti tecnici a stabilire come è andata, ma grossi dubbi non emergono. Il figlio del 59enne commerciante è stato ascoltato dai carabinieri nei locali della stazione di via Conti, ad Arpino, competente per territorio anche su Santopadre. Qui ha raccontato quello che ha visto e sentito. Il padre è ancora nella sua abitazione in attesa della dottoressa Marina Marra, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cassino. Nel frattempo la famiglia Fiorelli si è affidata al legale di fiducia, l’avvocato Sandro De Gasperis. Tutto questo mentre vanno avanti le ricerche dei complici che si sono dileguati non appena scoperti raggiungendo un’auto di colore chiaro e sgommando lungo via Decime – località Valle –  in direzione Rocca d’Arce, quindi verso la Casilina. Li cercano carabinieri e polizia nel tentativo di scovarli nella zona. Non è escluso che si tratti della banda che nelle ultime settimane ha messo a segno diversi colpi a Sora e nel comprensorio alimentando tensione e preoccupazione fra i cittadini.

Sui social intanto la gente si scatena. E si schiera. I commenti sono impietosi. Addirittura c’è chi propone una colletta per sostenere il negoziante ‘eroe’ che incassa la solidarietà di moltissimi. Il fatto di sangue ha rapidamente conquistato la stampa nazionale. Ora si attendono le decisioni della Procura.

Luciano Nicolò