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SERENA MOLLICONE – LA RETE SI MOBILITA PERCHE’ LE INDAGINI PROSEGUANO

La foto è di quelle raccapriccianti, un pugno nello stomaco. Il corpo di Serena Mollicone, diciotto anni appena, legato e imbavagliato, all’atto del ritrovamento nel boschetto di Fonte Cupa, nell’ormai lontano Giugno del 2001. Il caso non è stato mai risolto, anni di indagini ed anche un processo, senza addivenire alla verità, con un assassino che, evidentemente, è tuttora libero di circolare, impunito.

Confessiamo ai nostri lettori che, prima di pubblicare questa foto, ci siamo posti la domanda se fosse il caso o no di farlo. Ci è sembrata una violazione al diritto che Serena possa riposare in pace. E, forse, lo è.

Ma, alla fine, abbiamo optato per il sì. Sì, perchè a questa ragazza si deve giustizia, come la si deve al padre e a tutti coloro che le hanno voluto bene. Sì, perchè l’archiviazione del caso è inaccettabile. Sì, perchè non ci si può arrendere al fatto che una giovane sia stata uccisa e il colpevole sia in libertà. Sì, perchè quella ragazza potrebbe essere stata nostra figlia o sorella e non ci saremmo rassegnati. 

La foto – unitamente ad una petizione per la prosecuzione delle indagini – gira insistentemente su Facebook da qualche giorno, ottendo una valanga di condivisioni e un appello alla coscienza del colpevole. Sempre che ne abbia una.

Gabriele Savona