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SORA – IL GIUDICE REINTEGRA 24 LSU AL COMUNE. L’AVV. BONO: “GRANDE VITTORIA”.

Gli Lsu del Comune di Sora devono essere reintegrati alle dipendenze dell’ente municipale con effetto immediato. Questo è quanto ordina la sentenza n. 625/2015 del Tribunale del Lavoro di Cassino.  Una vera ‘bomba’, considerato che un pronunciamento del genere, in sede giurisdizionale, non c’è mai stato, da quando, per effetto del venir meno del protocollo d’intesa tra Regione Lazio e Comuni, moltissimi lavoratori socialmente utili sono stati messi in mezzo ad una strada. La vicenda degli Lsu di Sora è finita davanti al Tribunale della Città Martire, dove 24 dei 44 lavoratori hanno cercato di far valere le proprie ragioni, rappresentati dall’avvocato Rosalia Bono.

Si tratta di lavoratori che, in conseguenza delle politiche regionali trascinatesi negli anni, furono infine assunti a tempo indeterminato nel 2010, per essere poi licenziati quattro anni dopo – a giugno 2014 nel caso del Comune di Sora – in barba ai diritti ormai acquisiti. Una vicenda spinosa, dai risvolti sociali, economici, giuridici, ma anche politici.

Quando tutto sembrava perduto, c’è stato però chi non si è arreso. Davanti al Giudice del Lavoro Amalia Savignano, l’avvocato Rosalia Bono ha sostenuto fondamentalmente due argomentazioni: l’illegittimità dell’annullamento in autotutela compiuto dal Comune di Sora, contro diritti ormai acquisiti e la clausola risolutiva espressa contenuta nel contratto di assunzione. In quella clausola, era scritto che si sarebbe proceduto al licenziamento se fosse venuto meno il protocollo d’intesa con la Regione, sulla base del quale le assunzioni erano state formalizzate. Praticamente, questa è stata ritenuta una clausola vessatoria e, in quanto tale, nulla. Diverso sarebbe stato il caso in cui il licenziamento fosse avvenuto per giusta causa o giustificato motivo, che, però, non sono casi riconducibili alla condotta dei lavoratori in oggetto. Risultato: i 24 Lsu del Comune di Sora dovranno essere reintegrati nel loro posto di lavoro con effetto immediato; inoltre, il Comune dovrà versare loro i contributi a far data dal giorno del licenziamento e in più dovrà risarcire ognuno di loro con 12 mensilità.

“Sono felicissima – ha dichiarato l’avv. Rosalia Bono – si tratta di una sentenza di reintegro senza precedenti. E’ un successo professionale a tutto tondo perchè vengono ripristinati i giusti diritti a favore di lavoratori che per 19 anni hanno prestato servizio presso il Comune di Sora. Mi permetto di aggiungere che è anche l’adeguata risposta a chi ha dubitato della mia credibilità professionale, confondendola con un presunto interesse politico. A questi rispondo che io sono innanzi tutto un avvocato che svolge il proprio lavoro con grande dignità, passione e integrità”.

Bisognerà ora vedere se il Comune di Sora farà ricorso avverso la sentenza del Giudice. Intanto, però, ci risulta che altri lavoratori di quelli che inizialmente non si erano rivolti al Tribunale, ora abbiano intenzione di seguire l’esempio dei propri colleghi, considerato il successo ottenuto.