SCUOLA

Sora – Impariamo ad essere Costruttori di Pace

L’eco del Carnevale va via via spegnendosi, ma non si spegne la volontà di invocare la Pace che metta fine al tragico conflitto che vive ormai da un anno la martoriata Ucraina, senza contare i tanti venti di guerra che infiammano popoli e paesi in tutto il mondo. Per questo, facciamo nostro il messaggio dei piccoli alunni dell’Istituto Santa Giovanna Antida Thouret di Sora, che dalla vetrina del Carnevale hanno lanciato a tutti l’appello a diventare Costruttori di Pace.

«La Pace non si fa da sola ma si costruisce con legami, unità e collaborazione; ognuno con i propri strumenti, talenti e creatività. Il nostro piccolo “villaggio” scolastico di Santa Giovanna Antida Thouret, ha voluto comunicare un messaggio “globale” di Pace perché, come il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ha detto in occasione della Marcia Perugia Assisi 2021: “ESSERE COSTRUTTORI DI PACE VUOL DIRE PRENDERSI CURA L’UNO DELL’ALTRO!

Si è partiti dal Progetto con i bambini del Baby Center e dell’Infanzia della nostra Scuola ma per realizzare questi progetti servono Creatività e gli Strumenti dei bambini delle classi Prima e Seconda della Scuola Primaria.

La realizzazione dell’Edificio di Pace è affidato ai bambini della classe Terza, mentre la classe Quarta dà colore alla costruzione stessa.

Una rappresentanza della classe Quinta, ha aperto il corteo con il manifesto recante la denominazione del Cantiere “Costruttori di Pace” con la sua sede.

La Pace ci spinge ad allargare l’orizzonte della nostra umanità e quindi promuovere la fraternità.

Solo se abbiamo il coraggio di stringere le mani al prossimo, solo se capiamo che nessuno può combattere la guerra da solo e che la forza è nella debolezza come ci ricorda il Vangelo, siamo e saremo invincibili.

La Dirigente scolastica, le insegnanti, gli alunni e le famiglie, ringraziano l’Amministrazione comunale per aver dato la possibilità al nostro “villaggio scolastico” di condividere con la Città il messaggio di Pace e di promuovere la fraternità come tanti “piccoli e semplici SUPEREROI”!».