Sport

SORA /ISOLA LIRI – LIRINIA CALCIO, INTERVISTA AGLI ARTEFICI DELLA STORICA FUSIONE

Roberto Cirelli e Guido Bruno, per qualcuno due “folli”, per altri due visionari: di certo due grandi sportivi che con coraggio e determinazione credono nei valori del calcio e nell’importanza di fare squadra – in tutti i sensi e concretamente – per crescere e dare un futuro ai giovani del territorio.
All’indomani dell’annuncio della storica fusione tra le due società calcistiche Academy Sora calcio e Isola Liri calcio nella nuova società chiamata Lirinia che di fatto ha messo da parte ogni campanilismo ed ogni sciocca rivalità tra le due città li abbiamo intervistati.

Roberto, da dove parte questo progetto?
“Parte da una serie di valutazioni virtuali e reali portate avanti negli anni per merito di componenti dei vari settori giovanili. L’idea è sempre stata quella di unire le forze e cercare di compiere il salto di qualità: ora è giunto il momento di metterla in pratica”.

Il nome Lirinia da cosa deriva?

“Da una società calcistica che, casualità, faceva parte del rione via Napoli. Ma per prima cosa il termine è stato selezionato poiché evoca il grande fiume che unisce il nostro territorio, in particolare due grandi città come Sora ed Isola del Liri. Esse hanno bisogno di essere valorizzate per le bellezze di cui godono, ma anche e soprattutto per i tanti giovani che giocano a calcio, che meritano di crescere dal punto di vista umano e tecnico. Aspetto da sottolineare, visto che quest’anno ci sarà una rivoluzione sia a livello di allenatori sia a livello di direttori tecnici, con nomi illustri che possono soltanto aiutarci a far bene”.

Dove vi allenerete?
“Avremo modo di salvaguardare lo Stadio Nazareth di Isola del Liri per la Prima Squadra, mentre il settore giovanile giocherà al Giuseppe Panico di Sora. Stesso impianto per gli allenamenti settimanali, che saranno in numero maggiore rispetto al passato. La nostra Scuola Calcio parte dagli anni 2016 fino ai 2010,  mentre il Settore Giovanile inizia dai 2009 fino ai 2005 e prosegue con i regionali Under 16 Élite, under 17 Élite per finire con la Juniores. Nell’organigramma di quest’anno abbiamo il piacere e l’onore di avere inserito tecnici di notevole esperienza che ci daranno una spinta ulteriore per quelli che sono i nostri programmi. Il Direttore Tecnico sarà Ezio Castellucci, i Collaboratori Tecnici saranno Enzo Lombardozzi e Lino Cirelli, io continuerò con il mio ruolo di Responsabile del Settore Giovanile con Dino Macci responsabile dei Primi Calci, Tommaso De Carolis avrà cura della Juniores Regionale, mentre il Dott. Ivano Orlandi sarà il nostro Medico Sociale. In seguito verranno resi noti i nomi dei Tecnici che seguiranno le varie Categorie”

Qual è la finalità del vostro progetto?
“Abbiamo intenzione di gestire il tutto al contrario di come viene portato avanti da numerose società della zona, che partono per costruire “dall’alto verso il basso”, ossia pensando prima di tutto alla Prima Squadra. Noi, invece, preferiamo partire dal basso, dai giovani, e aspettare qualche anno per poter fornire calciatori pronti sia a livello comportamentale, che tecnico-tattico. E magari prepararli per il grande salto nel professionismo.

Da chi è composto l’impianto tecnico-organizzativo?

“Per quanto concerne la scuola calcio e il settore giovanile, ci saranno dei direttori e responsabili tecnici di alto livello. Personalmente, mi occuperò di entrambe come responsabile, mentre la responsabilità della Prima Squadra riguarda Guido Bruno”.

Guido, a cosa punta la Prima Squadra?

“ Come detto prima, vogliamo valorizzare i nostri giovani come primo aspetto, cosa che fra l’altro abbiamo preso in seria considerazione già da diverse stagioni ad Isola Liri. Sono certo che Roberto potrà certamente proseguire questo aspetto mettendo a disposizione la sua pluridecennale esperienza in modo che tutto si realizzi  nel modo più professionale possibile. Penso che possiamo contare su ragazzi in grado di poter dare lustro al nostro territorio, per quanto riguarda il livello sportivo. Giovani che, e ciò ci preme particolarmente, rappresenteranno le nostre realtà indossandone i colori in campo, poiché diamo loro la possibilità di crescere ed esprimersi”.

L’accordo con Cirelli è stato sottoscritto velocemente?
“In realtà erano già diversi mesi che cercavo di convincerlo. Ma lo conosco da anni, so che persona è ed ha sempre ricevuto torti che non meritava. Ma adesso è ora di cambiare aria e circondarsi di persone che hanno a cuore il calcio nel nostro territorio”.

Roberto, non c’è il rischio che la vostra iniziativa “dia fastidio” a qualche altra realtà?
“Non credo assolutamente. Esistono realtà come Roma e Lazio con un gran settore giovanile, ma intorno a loro vi sono numerose società più piccole, in cui sono stati lanciati calciatori oggi nelle fila dei grandi club di Serie A e non solo. Non vedo perché dovremmo dare fastidio. C’è una società ben allestita, ben rappresentata e soprattutto vogliosa di fare bene. Noi coltiviamo il nostro orticello, per poter un giorno vedere i nostri calciatori rappresentare la propria città”.

Ed allora in bocca al lupo per questa nuova avventura!

Roberta Pugliesi